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REPUBBLICA.IT Zeman si affida alla Roma baby: “Mancano giocatori importanti”

Zeman in conferenza

(M. Pinci) – Senza Totti e OsvaldoZeman e la Roma volano a Cagliari, appuntamento domani nell’Arena di Quartu Sant’Elena, senza tifosi ma davanti a un avversario che in casa propria non perde con i giallorossi da 17 anni. “Giocare a porte chiuse non è mai bello perché il calcio si gioca per la gente, purtroppo è una situazione che è stata accettata dalla Lega e dalla Federazione e quindi andiamo avanti, ma per me non è normale”, digrigna i denti Zeman. Per tentare invertire il trend sardo, però, il tecnico boemo è costretto ad affidarsi ad una squadra baby, con tutti i limiti di un’età forse troppo verde. “I giovani sbagliano – ammette Zeman – ma sbagliano anche i più anziani. Soltanto che ai vecchi si perdona di più”.

TRIDENTE BABY – Destro, Lamela, Lopez. Il tridente romanista senza Totti e Osvaldo, davanti a un centrocampo che, orfano di De Rossi punterà su altri tre baby come Pjanic, Florenzi e Tachtsidis, non lascia tranquillo Zeman. “Se mi piace la situazione? A me piace quando ho tutti a disposizione – sorride l’allenatore di Praga – e ora non li ho. Ci mancano giocatori importanti, ma chi li sostituirà farà bene per la squadra”. Ottimismo per la gara, ottimismo anche per il resto del campionato, nonostante l’appuntamento su un campo storicamente ostico: “Il campionato è lungo – ricorda – e vanno sfruttate tutte le partite. Dopo l’Inter sembrava avessimo già vinto lo scudetto”. E adesso, invece, c’è chi teme lo svantaggio dalle prime possa già diventare incolmabile. Zeman fa il pompiere e getta acqua sul fuoco della delusione: “nelle prime tre partite si possono fare 9 punti come zero. Noi potevamo farne 9 e non abbiamo sfruttato le occasioni. Ma 5 punti dalle prime non sono una grande differenza, si sono colmati distacchi anche di 10 punti, direi che allora siamo in vantaggio…”.

CALI D’ATTENZIONE – Eppure con il Bologna la Roma ha deluso facendosi rimontare due gol: “Quella partita ci era sembrata troppo facile, è calata l’attenzione e abbiamo pagato”, ammette Zeman. Eppure, l’allenatore mostra il petto a chi gli chiede cosa lo preoccupi di più dell’avversario di domenica. “Il Cagliari? DI solito non mi preoccupo della squadra avversaria. Mi preoccupo più della mia squadra, poi loro hanno giocatori che possono cambiare la partita. ma noi ci possiamo esprimere meglio dell’avversario sia giocando in casa che in trasferta”. Soprattutto se migliorerà il rendimento dei singoli, a partire dal disastroso Piris di domenica scorsa. “Lui sa che ha sbagliato qualcosa, ma come altri. Deve stare tranquillo”. Tranquillità smarrita invece in casa Milan. Ma Zeman invita alla calma anche nei giudizi a distanza: “Il Milan lo scorso anno ha cominciato anche peggio, ma poi ha lottato per lo scudetto fino all’ultimo. Bisogna far lavorare i tecnici, specialmente al Milan dove tanti giocatori importanti hanno lasciato la squadra e bisogna ricominciare”. La Roma spera di farlo da domani, cancellando un tabù che dura da 17 anni.

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