L’analisi del tecnico boemo dopo il ko con il Bologna: ”Buon primo tempo, anche l’inizio del secondo, poi abbiamo perso le distanze e commesso tre errori grossi in fase difensiva. Ma anche sul piano del gioco loro hanno fatto più di noi”. Il ds: ”Ora serve far quadrato”
ROMA – “Pensavamo che la partita fosse già vinta”. Onesto al limite della sfacciataggine Zdenek Zeman. La Roma l’ha illuso, il Bologna lo ha umiliato, ribaltando in venti minuti il 2-0 del primo tempo, segnando la prima sconfitta stagionale della Roma del boemo.
ZEMAN: “PENSAVAMO DI AVER GIA’ VINTO” – Fin troppo facile l’analisi del tecnico romanista: “Buon primo tempo, anche l’inizio del secondo, poi abbiamo perso le distanze. Pensavamo che la partita era vinta e che non c’erano problemi. Abbiamo commesso tre errori grossi in fase difensiva. Ma anche sul piano del gioco loro hanno fatto più di noi”. Sul perché di un black out che ha trasformato una domenica di gloria nel primo processo della stagione ai giallorossi, Zeman non ha dubbi: “Appagamento mentale”. Poi, il diretto alla squadra: “Sono pochi i giocatori che sono abituati a vincere. Ci sono tanti giovani, devono imparare. Totti a parte, in attacco sono tutti giocatori giovani che non sono abituati a vincere il campionato. Mi dispiace perché dopo il primo tempo pensavo si potesse rimanere su quei ritmi. Se non riesci a chiudere sprechi energie che poi ti mancano”.
“SBAGLIATO NELL’A-B-C DEL CALCIO” – E nell’occhio del ciclone è finito proprio un giovane come Piris, disastroso su due dei tre gol del Bologna: “Piris era messo in posizione sbagliata dove non poteva intervenire – ammette il tecnico – ma l’ho sostituito perché non ha fatto più il lavoro del primo tempo. Ma abbiamo preso tre gol con la difesa schierata, non siamo stati attivi. Bisogna prendere un riferimento in area, è l’abc del calcio, sul primo gol si vedeva che l’avversario crossava, eravamo tre contro uno e non ci siamo resi conto. Sul secondo siamo stati fermi sui 16 metri, il terzo è un infortunio tra Burdisso e Stekelenburg”. Da rivedere anche Destro: “Ha fatto bene, ci potevano essere rifornimenti migliori per lui”. L’ultima critica è al finale della squadra, quando il gruppo alla ricerca della vittoria prima e del pari poi ha smarrito lucidità: “La reazione è stata sbagliata, a fine partita tiravamo palla in area avversaria dalla nostra, così non si segnerà mai, bisogna portare palla pulita in area”.
SABATINI: “ALZIAMO I RITMI, RIPRESA SENZA CARATTERE” – E duro con la squadra è anche il direttore sportivo Walter Sabatini. “Siamo una squadra che deve giocare sempre al limite dei giri, se abbiamo 3000 giri consentiti dobbiamo stare sempre a 2.900, siamo una squadra costruita per questo”. Calo di tensione, dunque. “Un calo netto – aggiunge il ds – ma può starci. Il problema vero è aver fatto ribaltare il risultato. Senza reagire e senza carattere abbiamo subito le ripartenze del Bologna. Ora bisogna far quadrato intorno alla squadra e farsi forza su questa sconfitta”. Ma per indicare le responsabilità del calo Sabatini non cerca colpevoli: “Non è di certo da attribuire a Zeman il calo di tensione che abbiamo avuto. Ogni sconfitta non può essere colpa dell’allenatore. Abbiamo fatto una bella partita per circa sessanta minuti”. Qualcuno, semmai, all’indice ha già messo Piris. “Ha una parte di responsabilità – ammette – ma non vorrei ‘uccidere’ il giocatore. Sul colpo di testa c’è un concorso di colpa di tutta la difesa, nel secondo gol una bella combinazione degli avversari. Ora lui deve essere forte contro le critiche. Tutti dobbiamo essere forti, non ci si può mettere in ginocchio per una partita. Dobbiamo estrapolare le cose buone viste questa partita, come la condizione fisica di Totti. Dobbiamo reagire già dalla prossima partita”. Domenica a Cagliari: gli alibi sono finiti.
Fonte: Repubblica.it