Due punti persi o un punto guadagnato. La Roma di Alberto De Rossi pareggia 2-2 in casa col Vicenza (squadra ripescata per via del Lecce, retrocesso in LegaPro per il calcioscommesse) recuperando il doppio svantaggio, arrivato negli unici due tiri in porta subiti da Svedkauskas. Rare le occasioni in cui i veneti si sono spinti aldilà della propria metà campo, in una partita preparata da Beghetto chiaramente per cercare di difendersi e ripartire in contropiede. Il terzo centro in campionato di Alexis Ferrante ha evitato la seconda sconfitta stagionale. Le assenze a centrocampo si sono fatte sentire, ma c’è tanto lavoro per Alberto De Rossi, soprattutto sul reparto arretrato. Queste le pagelle dei giallorossi:
Svedkauskas 5: il portiere lituano subisce due reti mostrando qualche incertezza di troppo: prima pasticcia con Carboni e rischia di regalare il vantaggio al Vicenza, poi non esce nella sua area sul primo veneto. Senza colpe sulla bella conclusione di Bruno che vale il raddoppio. Rientra in campo nonostante il lungo riscaldamento di Zonfrilli nell’intervallo e rimane spettatore aggiunto.
Rosato 6: spinge poco sulla destra, non dà mai la sovrapposizione a Frediani, dimostrando tutti i limiti in un ruolo non suo. Bene nella ripresa da centrale dopo lo spostamento impartito da De Rossi.
Somma 5,5: gravi colpe in occasione della prima rete ospite, si fa bruciare e anticipare da Vendrametto. Nella ripresa De Rossi lo scambia con Rosato e sulla fascia spinge a tratti. Bravo nella sponda che propizia il pareggio di Ferrante.
Carboni 5: rischia di combinarla grossa in un retropassaggio di testa a Svedkauskas, Yamnaine lo salva. Se la Roma incassa due reti è anche demerito suo. Dal 39’st F.Ricci s.v.
Yamnaine 5,5: il francese dà sempre la sensazione di poter far di più. Non apporta qualità in fase di spinta, non corre pericoli in fase difensiva visto che il Vicenza non esce mai dalla metà campo nella ripresa.
Cittadino 5: unico centrocampista di ruolo, si mostra troppo nervoso fin dai primi minuti. Molti errori in fase di costruzione, ci mette tanta grinta ma crea solo confusione. Oggi il peggiore in campo.
Calabresi 6: anche fuori ruolo si comporta bene. Ordinato, preciso e grintoso non molla un centimetro anche se paga la mancanza di qualità ed esperienza. Dal 15’st Ferri 5: entra e sembra la mossa vincente, presentandosi con un traversone pericoloso. Poi si spegne, non salta mai l’uomo e spreca due ottimi contropiedi.
Pagliarini 6,5: nell’emergenza De Rossi lo sceglie per completare il centrocampo privo di Matteo Ricci, Lucca e Mazzitelli. Paga la maggiore forza fisica nei contrasti, azzeccata la mossa di spostarlo sull’out destro dove, oltre al gol, è sempre pericoloso e abile nell’uno contro uno. Stupenda la serpentina con cui semina quattro avversari nella ripresa anche se avrebbe potuto concludere prima.
Frediani 5,5: mai in partita nel primo tempo, raddoppiato e triplicato sistematicamente dal Vicenza. Si fa notare solo in occasione del 1-2, quando spostato a sinistra trova lo spazio per l’assist a Pagliarini. Dal 22’st Terriaca 6: ronza vicino a Ferrante e la sua posizione dà fastidio ai difensori biancorossi, costretti ad uscire a turno a prenderlo. Allarga bene il gioco sulle fasce, anche se potrebbe farsi valere di più in area.
Ferrante 6: combatte da solo contro i tre difensori centrali vicentini, tutti e tre fisicamente molto prestanti. Nel primo tempo non gli arriva un pallone e anche lui si muove poco per uscire dalla morsa avversaria, poi all’improvviso trasforma in rete il primo pallone vagante in area. Subito dopo rischia l’eurogol con una splendida girata volante. Peccato per il 3-2 sfiorato ancora di testa.
Bumba 5: come Frediani, i vicentini ne temono scatti ed accelerazioni e gli moltiplicano la marcatura. Nella ripresa De Rossi lo sposta più centralmente ma il talento rumeno non riesce a incidere come dovrebbe, soprattutto quando gli avversari iniziano a calare d’intensità.
A.De Rossi 6,5: affrontare una squadra che si difende interamente sotto la linea della palla non è mai facile, a maggior ragione quando ti manca il centrocampo titolare. Buona l’intuizione di Calabresi, ottimo lo spostamento di Pagliarini largo sulla destra. Una doppia rimonta poi non è mai facile.
A cura di Daniele Luciani