“Nessuno è più forte di noi, a Napoli dovremo scendere in campo con questa idea”. Parlava così il tecnico della Lazio Vladimir Petkovic alla vigilia della sfida con gli uomini di Mazzarri. Al San Paolo però è stato Edinson Cavani a dimostrare a tutti chi è l’attaccante più forte del campionato dopo l’addio di Ibrahimovic. Il centravanti uruguaiano ha distrutto i biancocelesti con una tripletta, superando un Marchetti in serata no e ha fallito anche il poker, calciando alto un rigore concesso per fallo su Insigne. Il Napoli è primo con la Juventus a 13 punti, uniche squadre imbattute con la Sampdoria, seconda solitaria a 10 punti dopo esser uscita dall’Olimpico con l’1-1 strappato alla Roma in inferiorità numerica. I bianconeri di Carrera salvano la serie di 43 partite senza sconfitte a Firenze, dove i viola di Montella li hanno surclassati per tutti i novanta minuti. Tanti tiri della Fiorentina, sempre fuori di pochissimo. Jovetic nel primo tempo centra la traversa con un colpo di testa. Ormai ci sono pochi dubbi: il Napoli è l’anti-Juve, l’unica squadra completa, un organico cresciuto a livello tecnico e mentale, sotto la guida tattica di Mazzarri. Sabato Juventus-Roma sarà un banco di prova ineluttabile per i giallorossi, ma anche Buffon e compagni non possono distrarsi. A Firenze i campioni d’Italia sono apparsi sottotono soprattutto al livello fisico e la mancanza di un punto di riferimento in avanti che sappia tenere alta la squadra si è fatta sentire. La qualità di centrocampisti come Pizarro e Borja Valero ha eluso il pressing alto di Conte, la dinamicità e la voglia di riscatto viola hanno fatto quasi crollare le certezze della Vecchia Signora.
Dietro risalgono le milanesi, che cercano di recuperare terreno: anche sul campo del Chievo Stramaccioni si conferma imbattibile in trasferta, capendo che Sneijder e Cassano dietro a Milito sono un lusso da non potersi permettere. L’infortunio dell’olandese ha facilitato le scelte del tecnico romano, cambio obbligato con Cassano e rete decisiva del 2-0, n°90 in A alla trecentesima presenza. Il Milan riesce a “sbancare” San Siro con la doppietta di El Shaarawy. Il Cagliari è poca cosa e ai rossoneri guidati da Tassotti (Allegri squalificato) basta una prestazione non esaltante, soprattutto dopo il rosso rimediato da Daniele Conti.
Bene il Catania di Maran, che sale ad otto punti come Fiorentina e Roma ribaltando a proprio favore la sfida con l’Atalanta. Clamoroso l’errore di Andujar sul vantaggio bergamasco, un passaggio a Moralez che lo salta e segna. Spolli pareggia subito di testa e Barrientos sigla i tre punti per i siciliani. Punto fortunato per l’Udinese in casa del Torino, con i granata fermati dai pali e da Brkic. La squadra di Ventura comunque propone sempre un buon calcio, anche se evidentemente la qualità degli interpreti non esalta le idee del tecnico. I friulani, con Di Natale e Pinzi a riposo, impensieriscono Gillet solo nel finale con un colpo di testa di Benatia. Altro pareggio a Genova, dove Borriello prima calcia sul palo un rigore, poi ne realizza un altro da lui stesso procurato pareggiando il vantaggio parmense di Lucarelli. E stasera il Siena superando il Bologna può lasciare il Palermo all’ultimo posto, sconfitto anche dal Pescara per 1-0: il gol di Weiss a quattro minuti dal termine regala agli abruzzesi la prima vittoria, che in A mancava dal 30 maggio 1993 (5-1 sulla Juventus).
Daniele Luciani