Un Abel Balbo a 360 gradi quello che è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, cominiciando chiaramente dal caso De Rossi:
“Premesso che un calciatore che gioca ad alti livelli deve saper interpretare diversi ruoli, secondo me Daniele è più regista che intermedio. La diatriba con Zeman va assolutamente chiarita e, per farlo, il primo passo dovrebbe essere del tecnico. Se fossi io il tecnico, chiamerei i calciatori in privato e chiarirei la questione, portando poi i risultati davanti a tutta la squadra. Per quello che mi riguarda – prosegue l’attuale allenatore dell’Arezzo – ho sempre avuto un ottimo rapporto con Zeman, solo una volta c’è stato uno scontro che abbiamo risolto nelle successive 24 ore”.
L’ex attaccante giallorosso continua poi su Osvaldo: “Daniel è nato 20 chilometri da casa mia ma non credo che mi somigli nel modo di giocare. Io in origine ero un centrocampista trasformato in attaccante dopo essere arrivato in Italia. Lui invece ha una grinta, un carattere e un fiuto del gol che riesce a mettere anche al servizio della squadra. In questo penso somigli di più a Batistuta. Ho incontrato Bati in Argentina, non abbiamo parlato di Osvaldo, ma sono contento che il problema alla cartilagine si sia attenuato”.
Prosegue poi su Lamela: “Non si discute dal punto di vista tecnico e fisico ma, per giocare con Zeman da esterno, deve affinare le sue doti offensive. Finora ha sempre giocato da trequartista e dovrà adattarsi”.
Un ultima battuta: “Il gol al quale sono più affezionato è senza dubbio il terzo nel derby del 1994“.
Fonte: Radio Manà Manà Sport