Il direttore sportivo della Roma smentisce le voci di presunti addii: “Falsità, qui vogliamo tutti portare a termine il lavoro che ci è stato affidato. L’allenatore punta a un calcio che attiri la gente, come già il tecnico spagnolo, e ha la nostra illimitata fiducia”.
“Qui nessuno va via. Nè io nè gli altri dirigenti. Sono qui, siamo qui, alla Roma per portare a termine un lavoro che ci è stato affidato dalla proprietà, un lavoro che viene però destabilizzato ogni giorno da voci false”. Così il d.s. della Roma, Franco Baldini, ha aperto una conferenza stampa indetta a Trigoria. “Sono stato scelto per rendere competitiva la squadra in maniera stabile, senza rischi di fallimento e lo porterò a termine e così gli altri dirigenti. Con i collaboratori non ho nessun dissapore e screzio, ma nel tempo, oltre la stima professionale, si è consolidata una amicizia forte e quasi esagerata. Voglio ribadire che né Fenucci, né Sabatini, né Baldissoni hanno nessun tipo di problema con me o tra di loro”.
PROGETTO — “Non è vero che la Roma non ha personalità. Ce l’ha a tratti, e contro la Juve non ce l’abbiamo avuta. La squadra a inizio campionato era convinta di fare quel che l’allenatore chiedeva, magari riuscendoci più o meno – ha aggiunto il dirigente giallorosso -. Abbiamo fragilità ma anche tante qualità, ma gli ultimi risultati hanno minato questa convinzione. Ai tifosi dico che siamo sicuri di aver allestito una squadra competitiva e lo dimostreremo presto. E gli incidenti di percorso fanno più male a noi. Il progetto Zeman? È lo stesso di Luis Enrique, vuole proporre un calcio che possa attirare la gente”. Questione-fiducia: “Zeman ha la fiducia illimitata della società. Nemmeno è stato accennato. Confermare Zeman non è un oggetto di discussione. Sappiamo il calcio che fa e speriamo che il più presto possibile i giocatori lo possano rappresentare sul campo”.
OBIETTIVO — “Il nostro obiettivo? Competere per un posto in Champions League, lo riteniamo possibile considerando anche la forza delle altre”, ha ammesso Baldini. Denunciando poi che “c’è voglia di destabilizzare l’ambiente. Avremmo dovuto scendere a patti con tante emittenti, l’avessimo fatto si sarebbe lavorato con più serenità. Se sono soddisfatto? Abbastanza sotto l’aspetto organizzativo, non per i risultati ma sono convinto che lo sarò”.
Fonte: Gazzetta.it