La mano di Zeman. Nella vittoriosa rimonta con cui la Roma ha violato Marassi e superato per 4-2 il Genoa si e’ assistito per la prima volta in stagione a uno spettacolo in stile zemaniano. L’impronta del boemo, nel bene e nel male, e’ stata evidente, dagli errori difensivi che in avvio hanno rischiato di far affondare la nave giallorossa, alla prepotente reazione con cui Totti e compagni sono riusciti a tornare a galla mostrando una condizione fisica invidiabile. E non e’ un caso che a caricarsi sulle spalle la ciurma nel momento del bisogno sia stato ancora una volta il capitano, da sempre pronto al sacrificio per la causa romanista. L’atteggiamento di Totti, rimasto in campo nonostante il trauma contusivo al ginocchio destro rimediato negli ultimi minuti dell’incontro (il controllo diagnostico strumentale cui si e’ sottoposto non ha evidenziato ”lassita’ patologiche”, ma il giocatore ha gia’ cominciato la terapia antinfiammatoria), e’ esattamente quello che Zeman si attende dal resto del gruppo. ”Voglio giocatori che si sacrificano per i compagni e per la squadra” il mantra che il boemo va ripetendo a Trigoria dall’estate, reso ancor piu’ esplicito dalla pubblica accusa mossa a De Rossi e Osvaldo (”vorrei pensassero alla squadra invece di pensare ai fatti propri”).
I due senatori, dopo aver masticato amaro, hanno risposto sul campo: prima lavorando duro a Trigoria, poi disputando un’eccellente prestazione col Genoa (De Rossi con 78 passaggi riusciti e’ risultato il recordman della giornata di Serie A in un fondamentale che vede dominare Pirlo, mentre Osvaldo ha realizzato la prima doppietta con la Roma). Una vittoria per Zeman, che oltre a migliorare la resistenza fisica dei giocatori con duri allenamenti conditi dai famigerati gradoni, sta portando avanti un lavoro parallelo sulla testa dei suoi ragazzi per convincerli a pensare sempre al bene collettivo.
Il cartello esposto dall’inizio delle stagione negli spogliatoi dello stadio Olimpico (tradotto anche in inglese, spagnolo e portoghese), mutuato dai Boston Celtics del presidente Pallotta, con sopra la scritta ”I giocatori vincono le partite, le squadre vincono i titoli” evidenzia il lato da psicologo del tecnico boemo. Lato che venerdi’ 26 ottobre si manifestera’ in occasione del ‘Festival dell’intelligenza collettiva’ che si terra’ al Teatro Palladium in zona Garbatella, cui Zeman partecipera’ incontrando il maestro Nicola Piovani e discutendo con lui del tema ”Oltre l’ego – L’etica della moltitudine: dalla squadra all’orchestra”.
Ventiquattrore prima, poi, Zeman sapra’ se la sua Roma potra’ contare ancora sui tre punti strappati a tavolino a Cagliari nella gara non disputata a causa del rinvio deciso dalla Prefettura sarda dopo il comunicato del presidente Cellino. Quest’ultimo giovedi’ pomeriggio (ore 14:30) sara’ davanti alla Corte di Giustizia Federale (assieme all’avvocato Grassani) per perorare la causa rossoblu. Presente ovviamente anche la Roma che si opporra’ alla modifica della decisione presa dal giudice sportivo per non vedere diminuire da 14 a 11 i punti in classifica.
Fonte: ansa