Dopo la sofferta vittoria di Genoa, ed in prospettiva della delicata sfida casalinga con l’Udinese, la storica voce di Sky Sport, Massimo Tecca, ha voluto esprimere il suo giudizio sul momento della compagine giallorossa. Queste le sue parole:
Quella di Genova è la prima vera vittoria di Zeman?
“Sono a metà per questa tesi: si continua a vedere qualcosa del lavoro di Zeman, ma non tutto. Aspetterei per dire che è stata la sua prima vittoria. Rispetto all’anno scorso, la pagina è stata girata in maniera netta. Quanto può durare questo periodo bisognerà vedere, ma la Roma sembra ancora un cantiere in cui i lavori sono in corso e non vicinissimi al raggiungimento del risultato”.
Un giudizio sulla squadra?
“E’ vero, quest’anno effettivamente si vede la mano dell’allenatore. Si tratta di esser più reattivi sulle situazioni che hanno fatto disperare i tifosi. I primi due gol sono una mancanza di attenzione: Castan e Marquinhos sono due ottimi giocatori, ma devono acquisire ancora un po di cattiveria e malizia sulle palle inattive. Mi è sembrato di rivedere alla rovescia la partita con il Bologna”.
Quanto tempo ci vorrà per trovare l’equilibrio?
“E’ difficile dirlo. La Roma non è discontinua in funzione dell’avversario: se togliamo la partita con la Juventus, che è un capitolo a parte, la Roma ha sempre avuto il gran merito di andarsi a giocare la partite con tutti, senza mai tirarsi indietro. Ci sono degli avversari che ti mettono in difficoltà, però la Roma deve guardare a se stessa e al suo modo di affrontare le partite. Deve risolvere i suoi problemi e dimostrare quella maturità che ti fa stare in campo allo stesso modo contro avversari forti e deboli”.
Su Totti?
“Sta vivendo una stagione straordinaria del punto di vista atletico, della voglia e dei gol. Lo vedo muoversi con l’entusiasmo di quando aveva 20 anni. E’ un elemento positivo che si specchia anche nelle prestazioni degli altri: avere vicino un giocatore così, è uno stimolo e un catalizzatore anche per i compagni di squadra. Accanto a questo però, ci sono dei progressi individuali molto importanti: mi viene in mentre quelli di Osvaldo che non aveva mai avuto un inizio così forte”.
Fonte: La città nel pallone, RadioIes