(G. Piacentini) – C’è una parte dello spogliatoio giallorosso che è stata solo sfiorata dalle polemiche che recentemente hanno investito la Roma. È quella giovane e sorridente di due brasiliani su cui dentro Trigoria puntano ad occhi chiusi e di un italiano che si è già affermato come una delle rivelazioni del campionato. Loro sono Josè Rodolfo Pires Ribeiro, più semplicemente Dodò, Marcos Aoas Correa, cioè Marquinhos, e Alessandro Florenzi.
Cinquantanove anni in tre, in tutto sono costati alla Roma circa 6 milioni di euro (comprese le ricche mediazioni per i due brasiliani), una cifra ragionevole considerando che hanno il talento per diventare calciatori importanti. Dodò in Brasile era considerato l’erede di Roberto Carlos, ma finora è stato l’oggetto misterioso della campagna acquisti. Colpa di un terribile infortunio – la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, subito lo scorso novembre quando giocava nel Club Bahia – dal quale non si è ancora del tutto ripreso. Arrivato a parametro zero (1.5milioni la cifra pagata dalla Roma ad un agente Fifa per la mediazione) con grandi aspettative, si è capito fin dal ritiro di Riscone che non sarebbe stato pronto per l’inizio della stagione: troppa differenza tra il tono muscolare della gamba infortunata e quella sana. Nonostante questo, però, gli sono bastati sette minuti nell’amichevole contro l’Aris Salonicco per conquistare i tifosi, che lo hanno subito adottato. Per consentirgli di recuperare in tranquillità la Roma ha preso in extremis Balzaretti, ma ora sembra arrivato il suo momento: il suo nome dovrebbe finire per la prima volta nella stagione nell’elenco dei convocati per Genova.
Emozione già provata, invece, da Marquinhos che due domeniche fa a soli 18 anni ha giocato da titolare all’Olimpico contro l’Atalanta. Anche lui, come Dodò, in Brasile era considerato un predestinato e i tifosi del Corinthians hanno protestato più per la sua partenza che per quella di Castan. Veloce e dotato di grande personalità, ha tolto il posto a Burdisso al centro della difesa: il suo prestito è costato 1.5 milioni (più mezzo milione di commissioni) e la Roma ne dovrà pagare altrettanti quando avrà collezionato otto presenze da almeno 45 minuti. Se continua di questo passo, succederà molto presto.
Su Alessandro Florenzi basta dire che in questo momento è diventato titolare in un centrocampo che può contare su gente del calibro di De Rossi, Pjanic e Bradley. Per riprenderlo la Roma ha pagato 1.2 milioni al Crotone, che ne aveva riscattato la metà, e gli ha rinnovato il contratto per altri 5 anni. I f a t t i hanno dato ragione alla società giallorossa, perché l’ex capitano della Primavera ha ripagato le attese ed è già finito sul taccuino di Cesare Prandelli: a 21 anni gioca come un veterano e crede ciecamente nelle idee di Zeman. Dote che in questo periodo è particolarmente apprezzata dalle parti di Trigoria.