(G. Piacentini) – Un film già visto, con un finale già scritto. Per la seconda volta in questa stagione i tifosi giallorossi all’Olimpico hanno assistito ad una sconfitta della Roma per 2-3, dopo che la formazione di Zeman si era trovata in vantaggio di due gol. Era successo con il Bologna, è capitato di nuovo ieri sera contro un Udinese falcidiata dalle assenze e reduce dalle fatiche di Europa League. L’avversaria ideale, insomma, per centrare la terza vittoria consecutiva e accorciare le distanze dalla zona Champions. È arrivata invece una sconfitta clamorosa solo per la dinamica, non certo per il numero delle occasioni da gol che la Roma ha concesso ai friulani. Sul banco degli imputati, prima dei calciatori giallorossi, sono finiti l’arbitroMassa e i suoi collaboratori.
«Rivedendo l’azione posso dire che il rigore non c’era, non c’è stato fallo. È stata una giornata sfortunata degli arbitri, si dice che non decidono i campionati ma in gran parte lo possono fare. Armero ha sputato in faccia a Tachtsidis a mezzo metro dal quarto uomo che non fa niente. Per me sono decisioni che condizionano». La Roma, però, ha avuto in mano la gara e ancora una volta non è riuscita a chiuderla. «Abbiamo cominciato molto bene – l’analisi del tecnico boemo – e abbiamo avuto tre palle gol nella prima mezz’ora. Poi abbiamo subito il primo gol con una spinta su Osvaldo che non è stata vista e ci siamo innervositi. Sapevamo che l’Udinese gioca in contropiede, lo fa bene e noi non siamo riusciti a impedire i gol che sono venuti su errori nostri nei passaggi in orizzontale ». La formazione giallorossa ha perso una grande occasione per rimanere agganciata alle posizioni di testa.
Ora il terzo posto dista 7 punti. «Non sono preoccupato, giochiamo un buon calcio ma ci manca la concentrazione per novanta minuti e non riusciamo a gestire le palle facili. Dobbiamo farlo con maggiore responsabilità ». Con 16 gol subiti, la formazione giallorossa ha la peggiore difesa del campionato insieme al Chievo, che però ha giocato una partita in più. «Se noi giochiamo il nostro calcio è difficile prendere gol. Sapevamo che l’Udinese gioca in contropiede, dovevamo avere un atteggiamento diverso. La squadra ha dei mezzi, deve credere di poter fare novanta minuti con la stesso intensità invece abbiamo provato a gestire e poi nel secondo tempo non avevamo lo stesso atteggiamento”.
Tra le poche buone notizie di giornata l’esordio di Dodò e la buona prestazione di Lamela, alla prima doppietta in maglia giallorossa. “Dodò ha delle qualità ma non è al cento per cento. È un calciatore importante che si deve inserire gradualmente. Lamela ne ha fatti due e ne ha sbagliati altre due più facili. Sta trovando la porta e per un attaccante è la cosa più importante».