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CORRIERE DELLO SPORT “De Rossi, che bravo: può giocare per due”

De Rossi

(R .Maida) – Più che la carota dopo il bastone, è uno dei tanti paradossi che Zeman usa per spiazzare gli interlocutori. A conti fatti però diventa una pennellata così soffice da smantellare definitivamente le polemiche di Roma-Atalanta. Rivisitando la vittoria di Genova, Zeman è rimasto ammirato dall’interpretazione della partita di De Rossi, più aiuto regista di Tachtsidis che mezz’ala: «Sono molto contento di Daniele, che ha fatto più di quello che avevo chiesto. Ha giocato in due ruoli invece di uno. Perché non dimentico che è finito quattro volte in fuorigioco, a testimonianza della sua voglia di inserirsi in attacco» .

Questo non significa cambiare idea sulla sua posizione di partenza: «De Rossi non ha le caratteristiche per essere il regista che serve a me. Anche in Nazionale gioca da interno. Così come Bradley e Pjanic non sono registi. E’ vero che Pjanic con la Bosnia gioca centrale ma in un centrocampo a due nel quale lui è quello con compiti offensivi» . E’ la conferma di un teorema: secondo Zeman, Tachtsidis è con Totti l’unico giocatore della Roma senza un doppione. E allora Pjanic dove lo mettiamo? «Vediamo. Per ora non ha la fase difensiva da grande giocatore. E vicino a Totti non può stare. La squadra perderebbe troppo in copertura» . Sembra una bocciatura, almeno provvisoria, per un talento su cui la società aveva scommesso 11 milioni soltanto un anno fa. 

IL MOMENTO – Sulla condizione generale della squadra alla vigilia della partita con l’Udinese, Zeman spiega: «Stiamo bene sia fisicamente che mentalmente. Ogni tanto però abbiamo dei vuoti che non ci permettono di esprimerci al meglio delle nostre possibilità» . Come nei primi venti minuti delle ultime tre partite. Anche se il capo dissente: «Genova è stata diversa rispetto alle altre. Domenica abbiamo giocato sempre noi la palla, anche sullo 0-0 e sullo 0-1. I gol presi sono venuti da nostri errori, non da una supremazia dell’avversario» . Davanti a tre partite da giocare tra stasera e domenica prossima, proprio alla luce dello stato di forma del gruppo non cercherà di stravolgere la formazione: «A me piace quando ci sono tante partite. E se cambio è perché sono obbligato dai problemi dei giocatori, o perché uno sta meglio di un altro, non perché penso alla partita successiva. Sarebbe sciocco sostituire chi ha giocato bene. Detto questo, ho due calciatori per ruolo tutti bravi: non è semplice scegliere. Cercherò di sbagliare il meno possibile» . […]
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