(R. Maida) – Credenziali: un gol fatto, un gol provocato, un assist vincente. Risultato: nessuna certezza del posto, grazie, la richiameremo. Può un’ipotesi di campione come Miralem Pjanic restare fuori nella Roma dopo aver trascinato la Bosnia in zona Mondiali? […] Ieri pomeriggio è stato quasi comico il tentativo di confondere le idee: Zeman ha organizzato una partitella 12 contro 12 inserendo nella stessa squadra De Rossi, Pjanic, Florenzi e Tachtsidis. […]
IN CRESCITA – […] «Ora mi sento bene – ha detto a Sky – Ho giocato una bella partita in Nazionale e sono tornato per aiutare la Roma: è vero, il ruolo che occupo e il sistema di gioco di Zeman sono diversi rispetto a quelli a cui sono abituato. Ma sono io a dovermi adattare. Credetemi, per me la Roma è importante quanto la Bosnia». Ha capito che dovrà faticare per conquistare il posto fisso anche se è bene ricordare che nelle due occasioni in cui le condizioni fisiche gliel’hanno permesso, Pjanic ha sempre giocato […] «Non mi sento un titolare della Roma – ha
spiegato – perché per Zeman non ci sono titolari. Ma il mio obiettivo è dare sempre il massimo».
spiegato – perché per Zeman non ci sono titolari. Ma il mio obiettivo è dare sempre il massimo».
IDEE – Nei piani iniziali di Zeman, avrebbe dovuto occupare la casella di interno: a destra o a sinistra, a seconda delle necessità. E’ così che è stato impiegato, sia nelle amichevoli che in campionato. Non solo. Dopo la vittoria di San Siro, che Pjanic aveva festeggiato in panchina, Zeman confidò che «Miralem non stava bene, altrimenti sarebbe stato in campo dall’inizio». Questo farebbe credere che anche domani a Genova, sia lui a completare il trio di centrocampo. Ma non ci sono certezze perché nel frattempo le condizioni sono cambiate: la coppia Bradley-Florenzi ha dimostrato di meritare altrettanto spazio. A questo punto è solo una scelta tecnica. Con conseguenze imprevedibili: se fosse retrocesso al ruolo di riserva, Pjanic a gennaio chiederebbe di andare via.