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CORRIERE DELLO SPORT Il riscatto di De Rossi

Daniele De Rossi

(A. Santoni) – Un personaggio, secondo Buffon. Magari un istrione, per dirla con Shahnour Vaghinagh Aznavourian, ovvero Charles Aznavour, sangue armeno, voce del mondo. Di sicuro Zdenek Zeman, ‘che di lui stiamo parlando, stasera si guarderà in tv Armenia-Italia, che ha dentro di sé tutta una serie di partite dentro la partita. Una di queste riguarda proprio lui. Meglio, lui tra di loro, sempre restando alla suggestione precedente: lui tra De Rossi e Osvaldo, due dei tre reprobi (con Burdisso) mandati in panchina punitiva contro l’Atalanta domenica scorsa.

Bene, a cinque giorni dal “pasticciaccio” di viale dei Gladiatori (indirizzo dell’Olimpico) stasera Prandelli come ampiamente previsto si affiderà ai due giallorossi (gli altri due, Balzaretti e Destro saranno in panchina) per dare un’accelerata alla qualificazione verso Brasile 2014. Ma queste scelte assumono un valore particolare. Partiamo da Daniele, ieri sorridente all’uscita dello stadio Hrazdan. Come spesso accade nelle intriganti meccaniche del calcio, non poteva esserci partita più simbolica per De Rossi, in un momento in cui tutto intorno a lui viene messo in discussione, mentre, leste, riprendono le voci su una sua possibile partenza a gennaio (vedere il sito del Mirror che ieri parlava di un Chelsea nuovamente alla carica per strapparlo alla Roma tra cento giorni).

TOP TEN – Il centrocampista giallorosso entra nei primi dieci azzurri di tutti i tempi, con 81 presenze, appaiando Tardelli e Bergomi, in scia a Baresi a quota 82. Da quel 4 settembre 2004 a Palermo (ct Lippi), contro la Norvegia, subito bagnata da un gol, è volata una carriera intensissima, anche in Nazionale. Momenti anche complicati, come la lunga squalifica durante Germania 2006 per la gomitata a McBride, riscattata col terzo rigore mondiale contro la Francia. E di gol ne ha segnati addirittura più di Totti in azzurro, diventando, con 11 centri, il miglior realizzatore romanista nella storia dell’Italia. Stasera poi, se non dovesse bastare, De Rossi, salirà ancora più su in questo senso. Nell’eterno confronto ai massimi livelli con il Capitano, stasera Daniele gli toglierà un altro primato: quello del maggior numero di maglie azzurre collezionate, comprese le giovanili: 104 a 103. Possibile che un campione riconosciuto a tutti i livelli, con la storia che ha, non sia più in sintonia con il suo universo di riferimento, che ora ruota intorno al Boemo? […]
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