(R. Maida) – Da tifoso e da collega, Carlo Mazzone chiede tempo per Zeman. «Ci vuole pazienza, non si può avere tutto e subito» ha detto a Rete Sport l’allenatore che a Zeman, nel 1994, rifilò tre gol in un memorabile Lazio-Roma finito in festa sotto la Curva Sud. Forse Mazzone, da vecchio marpione della panchina, ha anche studiato il curriculum di Zeman e si è accorto di una singolare “coincidenza”. Nelle due stagioni universalmente riconosciute come vincenti, in serie B, Zeman ha cominciato il campionato a ritmi quasi uguali a quello attuale. Eppure, senza le richieste pressanti e legittime dell’ambiente in cui lavorava, ha sistemato la squadra sul piano tattico e atletico e l’ha condotta fino alla promozione. Con due primi posti, tra l’altro. E’ un’analisi lucida e fredda, che non tiene conto dei tanti problemi della Roma. (…)
1990/91 – Nel Foggia, dove nacque il mito calcistico di Zemanlandia, partì con tre vittorie di fila ma nelle successive tre giornate mise insieme altrettante sconfitte. Il bilancio globale dell’inizio dice quindi 9 punti (all’epoca erano 6, ma la vittoria ne valeva ancora 2), uno in più della Roma di oggi che ha perso una partita in meno. Nel 1990, Zeman cambiò velocità alla decima giornata vincendo sette partite su otto. Non prima. (…)
2011/12 – Simile è stato il percorso del rilancio, dopo anni di oblio in giro per l’Europa, nello scorso campionato a Pescara: 9 punti in 6 partite, con tre sconfitte. Una di queste ha ricordato da vicino quella che la Roma ha incassato pochi giorni fa dal Bologna, sempre alla terza giornata: a Modena, il Pescara era avanti 2-1 fino a pochi sussurri dalla fine e si fece rimontare e scavalcare, perdendo 3-2. E nelle prime sei giornate, prese addirittura 13 gol: due in più della Roma di adesso, che però a Cagliari non ha potuto giocare per il caos sollevato da Cellino. Zeman a Pescara riuscì a migliorare l’equilibrio della squadra proprio a partire dalla settima giornata, con la vittoria sull’Albinoleffe: un 5-3 molto più rotondo nel gioco che nel risultato (al minuto 50 il Pescara era già 5-0). (…)