(R. Boccardelli) – Fermo restando che la gran parte delle critiche piovute sulla Roma dopo il disastro di Torino sono condivisibili, proviamo, remando faticosamente controcorrente, a trovare un grammo di positività, qualcosa da cui ripartire o sulla quale ragionare con un minimo di serenità in più.
A conti fatti la Roma ha perso solo tre punti (e non quindici) in una partita in cui, anche con una prestazione “normale” era difficile conquistarne. Certo, c’è modo e modo, ma questo fa parte del discorso più ampio. Poche squadre usciranno indenni dallo Juventus Stadium. E per fortuna, finalmente, questa partita tanto attesa e inutilmente caricata di veleni e negatività è ormai alle spalle. Il tempo è prezioso, in questo caso ancora di più. Se con un guizzo d’orgoglio, Zeman o no, la Roma riuscirà a battere l’Atalanta sfatando al contempo anche il fastidioso tabù Olimpico, avrà comunque 20 giorni, a partire da oggi, per riordinare idee, muscoli, giocatori, […]
Provate a “shakerare” la rosa e troverete soluzioni per formazioni sicuramente più affidabili di quella messa in campo da Zeman contro la Juve. Il boemo, oltre a riportare la squadra ad una forma atletica accettabile è chiamato anche a fare uno sforzo di fantasia. Le soluzioni ci sono. Con tutto il rispetto, non può essere Taddei il titolare a destra o a sinistra. E nello sfacelo torinese noi abbiamo comunque visto un Osvaldo in palla, un Destro che sta per sbloccarsi e addirittura un Marquinhos che ha… pareggiato 1-1. Troppo poco? Sì, ma da qualche parte si dovrà ripartire