(R. Maida) – I sorrisi accennati e le frasi incomplete non annunciano la verità ma aiutano a capire la mentalità di Zeman:1) il turnover non esiste, perché quello che funziona non si cambia; 2) Destro è un’alternativa a Osvaldo e, in casi estremi, a Totti, non a Lamela; 3) Pjanic e Totti non giocheranno mai insieme; 4)Florenzi e Castan non occuperanno mai la casella destinata al terzino sinistro. Da questi assiomi si può intuire che la Roma giocherà contro l’Udinese con la stessa intelaiatura che ha vinto contro il Genoa. Di più: per dieci undicesimi, gli uomini potrebbero essere gli stessi. E l’unica sostituzione, che sarà probabilmente Dodò, è determinata da una necessità: l’infortunio di Balzaretti[…]
ANCHE SE… – L’unico dubbio è a centrocampo, dove Tachtsidis e De Rossi hanno il posto assicurato ma Florenzi no. L’affaticamento muscolare dovuto alle tante partite consecutive è stato smaltito. Ma Zeman preferisce aspettare fino all’ultimo minuto prima di decidere. Ha fatto la stessa cosa a Genova con Taddei e Piris: siccome Taddei non era al top, ha giocato Piris. Stavolta in caso di rinuncia a Florenzi è pronto Pjanic, nonostante le bacchettate ricevute in sala stampa: per tutta la settimana è stato provato tra i titolari. Pjanic non giocherebbe sul centrosinistra, dove sbatterebbe contro Totti, ma sul lato opposto, con De Rossi dirottato sulla linea mancina a tamponare. Troppi spostamenti, forse, per il ragionamento dell’allenatore. Nella logica di gestione del gruppo è evidentemente meglio tenere un’altra partita Pjanic in panchina – a Trigoria temono che il caso prima o poi esploda – che rivoluzionare un centrocampo efficiente. […]