L’appuntamento è fissato per domani pomeriggio a Trigoria. La ripresa degli allenamenti in casa Roma coinciderà col confronto tra dirigenza, tecnico e giocatori. La batosta di Torino contro la Juventus, e un avvio di stagione al di sotto delle aspettative, hanno convinto il direttore generale Franco Baldini e quello sportivo Walter Sabatini a prendere la parola nello spogliatoio giallorosso. Dopo sole sei giornate di campionato è infatti già tempo di discorsi e faccia a faccia, che vedranno protagonista anche Zeman, difeso dalla società e pronto a far sentire anche la sua voce alla squadra. Per fare il punto della situazione, prepararsi all’arrivo del presidente Pallotta dagli Usa e al discorso da fare a Totti e compagni, Baldini e Sabatini si sono confrontati oggi a Trigoria. Nel centro sportivo i due dirigenti (non era presente Fenucci, fuori dalla Capitale) hanno analizzato la situazione, negativa per risultati (una sola vittoria sul campo), comportamenti in campo (scarsa propensione a seguire le indicazioni tattiche di Zeman) e fuori (le parole di De Rossi distanti anni luce da quelle pronunciate dal boemo).
Con un messaggio pubblicato suFacebook e Twitter la Roma ha voluto ricordare l’appuntamento di domenica:
“Hall Of Fame: domenica 7 ottobre, a partire dalle 10:15, nel pre-partita Roma-Atalanta ci sarà la cerimonia in onore degli undici giocatori eletti dai tifosi e dalla commissione”.
Massimo Cellino è tornato a parlare della querelle Roma-Cagliari. Queste le sue parole:
“Non c’ero, ma non riesco ancora a capacitarmi di quello che e’ successo. Pentito del comunicato? Pentirsi e’ il minimo, anche se doveva essere pubblicato il giorno primo e con contenuti diversi. Tutto volevo fare meno che creare problemi alle istituzioni sportive, per questo chiedere scusa e’ il minimo. Anche se le partite si possono vincere o perdere, ma vanno giocate. Cagliari-Roma? Andrebbe rigiocata, sarebbe meglio per la Roma, per i tifosi. Se ho sbagliato non voglio far pagare la mia societa’ e con mia societa’ non intendo il Cagliari ma i tifosi, i giocatori, il loro piacere di scendere in campo. E’ una situazione in cui deve vincere il calcio, lo sport. Non voglio farmi scudo della mia societa’, non voglio rimanere nella storia come il presidente che ha fatto perdere la sua societa’ per colpa di un comunicato”, aggiunge Cellino. “La partita e’ stata data per persa ma non e’ stata interrotta, e’ stata rinviata. Secondo voi i tifosi della Roma sono contenti di aver vinto a tavolino? Poi io sono scaramantico, queste cose portano male. I tifosi devono vincere, per un senso di giustizia del calcio. Una punizione solo per me? Che mi squalifichino per 50 anni, mi farebbero un piacere, ormai sono arrivato allo sfinimento fisico”.
Redazione GazzettaGialloRossa.it