(M. Frongia) – «Fate pagare me, non la società». Massimo Cellino ricorre anche al Tar contro la decisione prefettizia del 23 settembre che determinò il rinvio del match con la Roma e la sconfitta del Cagliari per 3-0 a tavolino. Il ricorso di 22 cartelle degli avvocati cagliaritani Benedetto e Francesco Ballero al Tar di Cagliari chiede l’annullamento dell’ordinanza del prefetto Balsamo perché «la straordinaria ed eccezionale situazione di pericolo, che deve essere sottesa all’esercizio di tale potere, è stata dipinta con caratteri assolutamente sproporzionati dal Prefetto nel provvedimento impugnato».Argomentazioni che integreranno la memoria presentata alla Corte di giustizia sportiva dall’avvocato Mattia Grassani e la decisione sull’eventuale annullamento dello 0-3 è attesa per domani pomeriggio.
Cellino poi aggiunge: «Considero da sempre la Roma una società amica, cui auguro di vincere lo scudetto. A Roma esporrò le mie idee». Il prefetto decise di rinviare la gara, che si sarebbe dovuta giocare a porte chiuse, dopo l’invito (pubblicato sul sito del club) di Cellino ai tifosi ad andare ugualmente allo stadio. Sulla vicenda indaga anche la Procura di Cagliari. Col Siena, intanto, mercoledì sarà aperto solo il settore Distinti, l’inaugurazione dell’intero stadio forse con il Catania l’11 novembre.