(G. Foschini/G.Mensurati) L’Inter di Mourinho. L’ultima partita in campionato di Figo. Un gol di tacco di Ibrahimovic. Prego, appiccicare tutto questo nell’album delle figurine sui sospetti del calcio Italiano. A fare le foto, è stato il portantino Angelo Iacovelli,indagato e pentito nell’inchiesta delle procure di Bari e Cremona, fin qui ritenuto sempre attendibile dagli investigatori. «Dopo la partita con la Salernitana – ha raccontato in sintesi a verbale -, non so da chi, ma arrivò la dritta di scommettere forte sull’over dell’ultima giornata di campionato tra Inter e Atalanta. Giocammo e vincemmo».
Over al primo tempo. Over 3,5 nel finale. Doppietta di Cristiano Doni. Un trionfo di suggestioni. Suggestioni che ora però sono diventate sospetti, visto che i carabinieri del reparto operativo di Bari stanno partendo proprio da queste dichiarazioni di Angelo Iacovelli per costruire la seconda fase dell’inchiesta pugliese (di cui Repubblica ha dato conto la scorsa settimana). Il portantino – che per conto dei giocatori ha organizzato alcune compravendite di partite e scommetteva abitualmente per loro – ha infatti messo nero su bianco quello che sin dall’inizio era stato il sospetto del procuratore, Antonio Laudati e dei suoi sostituti, Ciro Angelillis e Giuseppe Dentamaro: esisteva un network, composto da scommettitori e giocatori, all’interno del quale si scambiavano informazioni provenienti da tutt’Italia sulle partite accomodate alla fine del campionato.
Da Bari, ad esempio, arrivò a Bergamo la dritta che la gara con la Salernitana sarebbe finita con la vittoria dei campani e con un over finale. Da Bergamo risposero “grazie”, contraccambiando con una soffiata sulla partita della domenica successiva. Se Bari-Salernitana è ormai ricostruita in tutti i suoi dettagli (partita comprata da alcuni giocatori campani, spogliatoio compatto nell’accettare, soldi divisi nella palestra: più di 20 i giocatori indagati), sul network invece l’indagine è ancora all’inizio. Qualche spunto interessante per lavorare c’è, i carabinieri hanno appuntato sull’agendina nomi, circostanze sui possibili contatti e hanno ben chiaro che la maggior parte dei protagonisti di questa inchiesta (da Gervasoni a Carobbio, da Masiello a Stellini) hanno in comune un passato con la maglia biancorossa. Iacovelli ha parlato di Inter-Atalanta e di altre partite, alcune di A. Ha offerto però circostanze precise ma niente nomi e cognomi, visto che a lui le informazioni sulle altre gare arrivavano di seconda mano. L’inchiesta però è ancora all’inizio. Su questo punto potrà essere molto utile il calciatore, che girava attorno a quel Bari e che da qualche settimana ha deciso di collaborare con la magistratura raccontando i segreti di quegli spogliatoi.