A poche ore dal ritorno della serie A, la redazione di GazzettaGialloRossa.it, ha avuto il piacere di fare il punto della situazione con la storica voce di Sky, Maurizio Compagnoni. Ecco quanto detto:
Florenzi è l’evoluzione di Di Francesco?
“Sono simili. Il vantaggio di Florenzi, è che rispetto a Di Francesco trova la porta con più facilità”.
De Rossi?
“De Rossi è un centrale, ma non per questo è un regista puro. Deve giocare in mezzo e se si gioca a quattro può fare l’incursore vicino al regista, ma se si gioca a tre deve giocare al centro Con Prandelli c’è un ritmo minore e più possesso palla, mentre con Zeman si privilegia il gioco in verticale. Da questo punto di vista De Rossi, se parte da intermedio, è un po penalizzato. Fosse rimasto Pizarro ci poteva stare, ma fare il valletto a Tachtsidis…”.
De Rossi e Osvaldo partiranno dal primo minuto?
“Sono sensazioni mie, ma credo De Rossi si, Osvaldo quasi sicuramente no”.
Osvaldo-Destro?
“Il dualismo Osvaldo-Destro è pericoloso e deleterio per la Roma. A gennaio si dovrà fare qualcosa perché la Roma ha bisogno di un attaccante esterno, e un tridente Quagliarella-Destro-Totti non mi sembra male”.
Su Totti?
“Per una buona dose di sfortuna, non è riuscito a far vedere al mondo quello che poteva far vedere. Gli è mancata la totale consacrazione a livello mondiale, il 2006 in parte lo è stato, ma un Totti senza quell’infortunio avrebbe vinto il pallone d’oro”.