Daniele De Vezze, ex centrocampista giallorosso nella prima Roma di Zeman, intervenuto ai microfoni di “Per Questa Maglia Storica”, in onda su Radio Power Station, radio ufficiale di gazzettagiallorossa.it, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Tu che hai giocato nella Roma di Zeman, quali sono i tuoi ricordi?
“Ero molto giovane durante la mia prima avventura nella Roma di Zeman, non avevo quindi con lui un rapporto simile a quello che poteva avere un giocatore di esperienza. Ricordo che trattava tutti allo stesso modo non guardando in faccia nessuno”.
Sul “caso” De Rossi?
“Penso che Zeman sia stato coerente e su questo non è cambiato in tutti questi anni, come ho detto prima lui non ha giocatori titolari ma crea la sua formazione in base agli allenamenti settimanali e sul lavoro fatto dai singoli. Anche in Nazionale bisogna dire che gioca a centrocampo in compagnia di un certo Andrea Pirlo con il quale penso che chiunque possa giocare bene da centrocampista interno”.
Iniziano ad arrivare le prime critiche per questa Roma e per il gioco di Zeman, definito antiquato e troppo spregiudicato. Cosa ne pensi?
“Vorrei sentire tutti coloro che si stanno lamentando di questa Roma, perchè sono le stesse persone che esaltavano il gioco di Zeman a Pescara dove ha vinto un campionato con dei giocatori sconosciuti e che il giorno della presentazione del tecnico erano a Trigoria contenti della scelta fatta dalla società. La Roma è come molti dicono un cantiere aperto ed è ovvio che bisogna aspettare”.
Baldini ha parlato di una stampa e di un ambiete che destabilizzano la squadra. Tu che l’ambiente di Roma lo hai vissuto in prima persona, pensi che possano essere veramente i problemi principali degli scarsi risultati della squadra?
“Sicuramente Roma è una piazza esigente. La maglia giallorossa è pesante da indossare. Giocare davanti a cinquantamila spettatori tutte le domeniche non è semplice, sopratutto per giocatori giovani ed esordienti nella massima serie”.