Domenica al Marassi dopo due settimane riparte finalmente il campionato. Andrà in scena un confronto dai molteplici significati, che opporrà il Genoa padrone di casa alla Roma, puntualmente sconfitta al Luigi Ferraris, campo espugnato soltanto 2 volte negli ultimi 23 anni. Sarà una sfida dal sapore particolare per molti calciatori, su tutti per Mattia Destro ancora a secco e Marco Borriello in prestito ai rossoblu ma con il dente a dir poco avvelenato.Se su questi due uomini si focalizza particolarmente l’attenzione, nel novero dei destini incrociati rientrano anche Ciro Immobile, centravanti e terminale offensivo del Pescara targato Zeman, Davide Bertolacci e Giammario Piscitella in comproprietà tra i due club nell’affare che ha portato Destro a vestirsi di giallorosso, senza contare la presenza di un ex di lungo corso come Cesare Bovo, arcigno difensore cresciuto nel settore giovanile della Roma. Quindi oltre alla presenza di diversi ex, i quali sono ancora vincolati contrattualmente alla società giallorossa, sono molti gli interessi in comune fra le due società, che condividono compartecipazioni di calciatori la cui valorizzazione potrebbe all’occasione consolidare, oppure incrinare i buoni rapporti venutisi a creare nel computo dell’operazione conclusa in estate.
BORRIELLO – Arrivato a Roma negli ultimi istanti del mercato di due anni fa, tra squilli di tromba vari ed sms poco profetici, come il famoso “annamo a vince” Marco Borriello non ha deluso le aspettative chiudendo il primo anno con un bottino di 15 reti, di cui la maggior parte segnati nel girone di andata. L’avvicendamento in panchina tra Montella e Ranieri – al quale è stata fatale proprio la rocambolesca sconfitta subita a Marassi per 4-3 dopo che i giallorossi si erano trovati ad essere in vantaggio addirittura 3-0 durante il secondo tempo – ha coinciso con il progressivo allontanamento del centravanti napoletano dalla Capitale poiché la sua presenza non era più ritenuta indispensabile nel 4-2-3-1 di Montella che prevedeva Francesco Totti al centro dell’attacco. La situazione precipitò con l’avvento della nuova società, per la quale il gravoso esborso economico costituito dal lauto ingaggio percepito dalla punta non rientrava nei parametri di una politica economica volta a risparmiare il più possibile sugli ingaggi dei veterani in favore di una linea verde più di prospettiva e da un peso economico minore. Dunque il centravanti che aveva ben fatto tra le fila del Genoa e poi del Milan è stato ceduto in prestito alla Juventus, con la speranza che quest’ultima lo riscattasse. Borriello ha contribuito al conseguimento del titolo di campione d’Italia realizzando due reti fondamentali. Il problema relativo all’ingaggio però si è riproposto a fine stagione, limitandone gli acquirenti non disposti ad accollarsi un simile investimento per un calciatore non più giovanissimo, che si può considerare un buon calciatore dal discreto rendimento con un ingaggio da Top player, dettaglio che ne svilisce inevitabilmente il valore complessivo.
Il presidente Preziosi sfruttando l’interesse della Roma per Mattia Destro è riuscito a strappare ben più di una promessa a Sabatini per ottenere Borriello in prestito, pagando la metà dell’ingaggio, concludendo quindi un vero e proprio affare anche in considerazione di quanto è costato Destro alla Roma. Borriello non ha tradito le aspettative del tifo rossoblu, un ambiente che già in passato lo aveva portato ad esaltarsi firmando il suo miglior anno in serie A, rilanciandone la carriera ad alti livelli. Collocato in una dimensione contrattuale ed ambientale a lui congeniale, il centravanti ha ricominciato a segnare divenendo fulcro del gioco di De Canio. Contro la Roma fin ora non è mai andato in gol ma c’è da scommettere che pagherebbe di tasca sua pur di togliersi la soddisfazione di segnare una rete alla sua ex squadra mandando un chiaro messaggio ad una dirigenza che fin dal proprio insediamento lo ha snobbato a prescindere dalle qualità tecniche, trattandolo come un ingombrante peso, in maniera piuttosto ingenerosa, parcheggiandolo ovunque fosse possibile. Domenica il suo senso di rivalsa unito ad un buon stato di forma, ne fanno il pericolo principale per la retroguardia giallorosa.
DESTRO – Il ragazzo, fiore all’occhiello della campagna rafforzamenti del club giallorosso, ha realizzato la sua prima rete in serie A proprio in quel di Marassi, stadio dove ci si augura possa trovare anche la prima gioia romanista uscendo così da un momento difficile. Del resto è cosa nota che le punte vivano un rapporto a dir poco viscerale con il gol e quando questo non arriva, le pur generose prestazioni ne risentono, specialmente agli occhi della critica che in virtù di un investimento oneroso ripone nel numero 22 giallorosso,lasciatogli proprio da Borriello una volta sicuro della partenza, grandissime aspettative. Zeman sembra credere molto nelle sue qualità, grande dinamismo ed impegno profuso per la squadra; certamente sarà uno degli uomini chiave del match. Apprezzato per la buona mole di gioco espressa nelle recenti apparizioni,è il momento per lui di piazzare la stoccata decisiva.
BERTOLACCI – Giunto in comproprietà nell’affare Destro, il giovane centrocampista del vivaio giallorosso è ansioso di dimostrare tutto il suo valore, dinanzi alla squadra che gli ha dato i natali calcistici, mandando anche un chiaro segnale alla società che ha preferito privarsi di lui, giovane con una discreta esperienza in serie A impreziosita anche da gol importanti, per puntare su ragazzi della stessa età provenienti da realtà meno affermate, non ritenendolo quindi ancora idoneo per vestire la maglia giallorossa ed impiegandolo come merce di scambio, una scelta che oltre a destare qualche perplessità non può senz’altro fare piacere al calciatore, del tutto intenzionato a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Per lui il sogno più grande resta tornare in giallorosso, da protagonista come Florenzi.
PISCITELLA – Discorso diverso per il giovane prodotto della primavera romanista, che dopo qualche apparizione con Luis Enrique è stato mandato a fare esperienza altrove, laddove gli si poteva garantire un minutaggio maggiore, in una realtà molto formativa come quella di Genova, in una squadra di Serie A. Il ragazzo non sembra al momento rientrare nei piani dell’allenatore, risultando forse più adatto al 4-3-3 zemaniano rispetto al modulo adottato da De Canio che tatticamente preferisce mantenere il baricentro basso per poi ripartire in contropiede. Domenica con tutta probabilità l’ala in comproprietà tra Roma e Genoa , in rete con l’Under 19 in settimana, si accomoderà in panchina pronto a subentrare per sfruttare i varchi concessi dalla retroguardia romanista. La società sembra voler puntare sul ragazzo in futuro, resta da vedere come verrà risolta la sua comproprietà, certo è che nel caso in cui si imponesse all’attenzione, si potrebbe creare una situazione simile a quella di Florenzi, pagato 1,5 milioni di euro.
IMMOBILE – Non entra nel novero degli ex giallorossi, ma Ciro ritroverà il suo mentore Zdenek Zeman che ha saputo valorizzarne estremamente le doti tanto da farlo diventare elemento imprescindibile dell’Under 21 ma anche pedina importante negli schemi di De Canio che intravedendone le immense qualità insiste nel cercare di farlo coesistere con i movimenti di Borriello, lui che da centravanti puro ha realizzato 28 reti l’anno scorso.
A cura di Danilo Sancamillo