Il risultato può essere casuale, la prestazione no. Questo uno degli assunti fondamentali del calcio di Zeman. Domenica però non si può prescindere da un risultato positivo contro l’Atalanta, per dare morale all’ambiente e spegnere sul nascere focolai di contestazioni. Se vincere è fondamentale per le ambizioni della squadra giallorossa, sarebbe importante farlo con una prestazione convincente, che sia per lo meno figlia dei dettami tattici del tecnico boemo il quale nelle ultime uscite, con un pò di amarezza, ha ammesso di non aver visto i suoi calciatori eseguire i compiti assegnategli in settimana. La partita con i bergamaschi, al di là del valore dell’avversario, costituisce uno spartiacque davvero importante per capire dove può arrivare questa squadra – e soprattutto – come si comporteranno i ragazzi, nel momento di massima difficoltà. Si stringeranno coesi verso il raggiungimento dell’obiettivo comune oppure si sfalderanno come collettivo,dimostrando di non essere in sintonia con l’allenatore? questi e molti altri interrogativi offrirà la gara di Domenica, giorno in cui si terranno le celebrazioni dell’Hall of Fame, una parata di vecchie glorie che hanno fatto con le loro gesta la storia della Roma, unendo allo spessore tecnico grinta, personalità, spirito d’appartenenza, tutti requisiti che ciascun tifoso vorrebbe vedere infuso nell’animo dei propri calciatori. I componenti della Roma “contemporanea” pur disponendo di un elevato potenziale tecnico, in troppe occasioni hanno difettato in personalità e grinta, finendo per offrire prestazioni svilenti per le loro qualità, mortificando una tifoseria che ha inneggiato a gente come Annoni e Tommasi, apprezzandone il grande impegno profuso a dispetto di un tasso tecnico non di primissimo livello. L’Olimpico si attende una risposta, la palla ora passa ai calciatori.
Danilo Sancamillo