Durante la trasmissione “La città nel pallone”, in onda tutti i giorni dalle 14:00 alle 16:00, sulle frequenze di Radio Ies, è intervenuto il 6° volte Campione del mondo di motociclismo, Max Biaggi, reduce dal successo mondiale in SBK di domenica scorsa. Queste le sue parole:
E’ andata bene nonostante un finale di campionato al cardiopalma?
“E’ stato un finale thriller, alla fine ho chiuso con solo 0,5 punti di vantaggio su 358 conquistati complessivamente in tutta la stagione. Neanche Hitchcock avrebbe scritto un finale così emozionante”.
La vittoria di mezzo punto, ha fatto riaffiorare duelli del passato come quello tra Lauda e Prost?
“Un finale del genere è successo solo una volta nel modo dei motori. Certo, avrei preferito non fosse successo anche a me, non correre solo per quel mezzo punto che lascia l’amaro in bocca a chi arriva secondo, e poter festeggiare magari prima, ma è andata così. Ed è andata molto bene”.
Si può dire che Biaggi, sia il pilota delle imprese: vittoria in casa dei giapponesi al debutto in 500 e vittoria all’esordio anche SBK?
“Abbiamo fatto molte cose insieme. I nuovi traguardi da raggiungere sono sempre dietro l’angolo. Sono stato in diverse occasioni il pilota delle prime volte: ho fatto imprese particolari, ma non mi voglio reputare speciale”.
Biaggi-Aprilia: binomio è perfetto?
“Quando salgo sull’Aprilia io e la moto siamo una cosa sola. C’è una chimica che funziona da quando ho vinto il mio primo campionato 18 anni fa, e ci trovavamo in un’altra era”.
Come il buon vino Max Biaggi, più invecchia e più migliora?
“Devo dire che l’anagrafe mi da una mano. Non so perchè ma ci sto bene con questi 41 anni, ma non lo chiedete a mia moglie (ride ndr)”.
Biaggi e il feeling con la Roma.
“Un feeling iniziato da piccolo come tifoso. La fortuna più grande è stata però, poter fare quel giro di campo in moto 15 anni fa, per festeggiare il mio 4° titolo mondiale e la prima sfida in notturna della Roma, nella stagione 1997. Sono bei ricordi, rimangono indelebili. Ora sto cercando di traviare anche il mio amico Lorenzo, per farlo diventare simpatizzante della Roma, ma diciamolo sottovoce, è un segreto”.
Tom Sykes: che carriera ti aspetti dal centauro britannico?
“Ci sono piloti che non fanno mai il salto di qualità. Lui invece, quest’ anno si è consacrato come top rider, uscendo fuori dall’ anonimato degli ultimi 3 anni, correndo anche con compagni forti come Spies. Nel futuro sarà tra migliori 2-3 piloti della categoria”.
Rinnovo con l’Aprilia?
“Il rapporto con l’Aprilia è come una favola: a chiunque piacerebbe che non finisse mai. Dopo una breve pausa ricominceremo i test a Aragon, in Spagna, e lì decideremo il nostro futuro”.
La Roma di Zeman e la lite con De Rossi?
“Da esterno dispiace che si parli di Roma sempre in modo non positivo, come, per esempio, nella divisione tra De rossi e Zeman. E’ solo l’inizio del campiontao, ma dalle dichiarazione sembra di stare alla fine. Spero che i cocci si rimettano a posto il prima possibile”.
Totti?
“Ogni squadra ha il suo capitano, il suo faro. Francesco ha dimostrato nel corso della sua lunghissima carriera, grande abilità dentro e fuori al campo. Può fare ancora molto per la causa romanista”.
Viste le dichiarazioni di Vale Rossi, su Zeman definito noioso. Sei d’accordo?
“Secondo me per i giornalisti forse, per noi un po’ meno. Zeman è stato scelto, non imposto, quindi c’è un motivo se lo hanno riportato nella capitale. Il tecnico boemo ci farà divertire”.
Spesso Totti ha detto: vengo trattato male perchè sono romano, lo stesso è capitato a Max, quando si sfogava in maniera “romana”, a discapito di chi diceva parolacce in diretta?
“Me la cavo con un: io non c’ero, non posso rispondere (ride ndr)”.
Fonte: Radio Ies