Estate 1997: la Roma di Sensi, reduce da una stagione fallimentare, decise di rilanciarsi ingaggiando Zeman, fresco di esonero dalla Lazio. Il Boemo doveva rifondare la squadra, proprio come è accaduto nell’ultima sessione di mercato, e scelse un giovane regista di cui si parlava gran bene in Spagna, da far crescere con calma alle spalle del più esperto Luigi Di Biagio. Parliamo di Ivan Helguera, centrocampista spagnolo, dotato di un ottimo piede destro e un gran senso tattico, ma caratterizzato da un grande difetto: la lentezza. Questo lo accomuna al greco Tachtsidis, anch’egli criticato duramente per via della sua presunta lentezza in campo, nonostante un’ottima tecnica ed una grande sensibilità di piede mostrate in questo avvio di stagione e nel pre-campionato. La Roma pagò il cartellino del calciatore, nato nel 1975, cinque miliardi di lire, prelevandolo dall’Albacete. Le troppe critiche ricevute nel suo primo ed unico anno italiano costrinsero Zeman a privarsene, sebbene lo ritenesse un ottimo centrocampista, dopo una sola stagione e 8 presenze: poche, anzi pochissime per bocciare un ragazzo alla prima esperienza lontano da casa. La società giallorossa sbagliò a farlo tornare subito in Spagna a titolo definitivo, cedendolo all’Espanyol: lì dopo un solo anno, in cui giocò da titolare quasi tutte le gare, attirò su di se l’interesse del Real Madrid. Con le merengues ha totalizzato 229 gare, nel corso delle quali venne impiegato sia come difensore centrale che come centrocampista, segnando 18 reti; ha vinto 2 Champions League, 3 Campionati spagnoli, 1 Coppa Intercontinentale e 1 Supercoppa Europea. Numeri importanti che non hanno bisogno di essere commentati, ma che dimostrano la bontà del giudizio di Zeman durante quell’estate e la pessima valutazione che la piazza di Roma fece riguardo al calciatore.
Oggi, con il ritorno del mister boemo a Roma è tornato il problema regista: l’acquisto di Tachtsidis divide la piazza romana, ma il precedente Ivan Helguera dovrebbe portare tutti ad avere un po’ di pazienza in più nei confronti di un ragazzo che può solo migliorare. Bisogna, infatti, considerare che il ragazzo è ancora molto giovane, essendo nato il 15 febbraio del 1991, che si trova alla prima esperienza nella massima serie italiana, dopo una splendida stagione in Serie B (al termine della quale è stato premiato, insieme a Florenzi, come miglior giovane del campionato), e che ha disputato con la maglia giallorossa solamente 5 presenze fino ad oggi. Il ragazzo, proprio come quel giovane Helguera, è al centro di critiche ingenerose, nonostante le sue prove, seppur non convincenti, non siano state totalmente da bocciare.
La speranza è che la società e l’allenatore continuino a proteggere questo regista greco, che attende una chiamata dalla sua Nazionale maggiore, senza ripetere l’errore commesso con lo spagnolo, che poi si ritrovò, come visto sopra, a vincere tutto con il Real Madrid, entrando per sempre nella storia del calcio e smentendo tutti i suoi critici.
Luca Fatiga