“PLUTO” ALDAIR: Essere qui è una bella sensazione come penso per tutti gli altri. Mi ha fatto molto piacere entrare nella storia della Roma, sono orgoglioso di questo. Cosa ho fatto per entrare nel cuore? Alla Roma ho dato tutto, sono sempre andato in campo anche quando non stavo benissimo e a questo i tifosi tengono tanto, che il giocatori lasci tutto nel club. 13 anni tutti i giorni a fare allenamenti anche con la febbre, essere a disposizione dell’allenatore. Un rapporto speciale? Si, i primi 6 mesi sono stati difficili, si giocava marcatura a uomo, ero in difficoltà e poi ho pensato di lasciare. Dopo i primi 6 mesi sono stato sempre bene sia dentro che fuori dal campo. Un ricordo? Senz’altro lo scudetto. Quando sono arrivato ho sperato di vincere di più, era una squadra molto forte con Capello. Potevamo fare di più m sono contento di aver vinto quello scudetto. I giocatori di adesso? Ci sono brasiliani, devono crescere ancora. Nelle partite che ho visto ho notato che il mister non ha cambiato molto il modo di giocare. Ma quando c’ero io la squadra era molto più alta. Su Castan, sta succedendo quello che è successo con Zago e con me. E’ partito subito bene, ora è convocato in Nazionale. Può avere un bel futuro qui a Roma”
MARIOLINA BERNARDINI (figlia di Fulvio Bernardini: “E’ la prima volta che vengo qui, sono emozionata. Domani sarà un’emozione ancora più grande, l’idea che papà sia stato votato anche dai tifosi a distanza di così tanti anni, è una cosa che ci riempie di orgoglio e di meraviglia perchè pensavamo ci si ricordasse soprattutto dei campioni più recenti. Evidentemente il ricordo che ha lasciato papà e tutta la squadra di Testaccio. Papà ha avuto sempre la Roma nel cuore, è una occasione per ricordarlo. Un amore contraccambiato? Li ringrazio tutti i tifosi, uno ad uno, insieme a mia sorella. Domani allo stadio sarà detto il nome di un giocatore che ha smesso di giocare nel ’39, quasi un secolo fa. La Roma è stata sempre la sua grande passione, anche quando ha smesso fu molto contento di tornare a Roma da allenatore, aveva un contratto sulla parola con i Marchini ma poi arrivò Herrera”
BRUNO CONTI: “Se mi sento ancora Bruno Conti? Si, essere votato per quel che hai fatto da calciatore ti riporta indietro nel tempo. Se non ci fosse l’amore ma anche la professionalità forse non sarei ancora qui. Al di là di essere stato un grande calciatore, conta anche quello che fai in questo lavoro anche quando smetti e sono soddisfatto dei risultati ottenuti. Ringrazio tutti, mi ricordo l’addio al calcio davanti a 80’000 persone. Significa che Bruno Conti ha dato qualcosa di importante
GIACOMO LOSI: “Ho giocato 15 anni nella Roma, dando sempre il massimo. Se mancavo in qualcosa tecnico davo tutto come agonismo. Ero un giocatore positivo al 100%, sempre. Ci sono tanti altri giocatori che meriterebbero di essere qui, ma purtroppo bisogna sceglierne 11.
MARIAGRAZIA AMADEI (figlia di Amedeo Amadei): “Per me è una grande soddisfazione, certo avrei preferito che venisse lui. Ma lui mi ha detto che forse non ce l’avrebbe fatta a venire, non voleva farsi vedere così specie davanti allo stadio. Lui dice sempre che la Roma per lui è stato il primo vero unico amore. Ringrazio tutti di essersi ricordati ancora di lui”.
Fonte: Roma Channel