G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

IL GIALLOROSSO DELLA SETTIMANA L’ “utopia” del “magnifico errore” per “modificare la storia del calcio”

Franco Baldini

Era inutile e deleterio procrastinare le spiegazioni. Domani il direttore generale dell’A.S Roma interverrà in conferenza stampa per fare chiarezza sul momento nero a livello tecnico-societario della compagine giallorossa. Tutto ci si aspettava da Baldinie Sabatini, a bocce ferme forse due fra i migliori dirigenti in circolazione, fuorché un fallimento del genere con adeguate risorse, visto che in due anni, in Italia, solo la Juventus ha contratto un saldo negativo maggiore di quello della società giallorossa.

Il direttore generale Franco Baldini negli ultimi 10 giorni, ha rilasciato più dichiarazioni che in tutto il suo tempo da nuovo dg giallorosso. Dal post-suicidio di Roma-Bologna, nel quale difese pienamente tutte le scelte di mercato della sua gestione con Sabatini  “non cambia nessuna delle nostre convinzioni, avevamo la certezza di aver messo a disposizione del tecnico un ottima squadra”, al post-Cagliari, nel quale definì la situazione “sconcertante” ma chiese quasi scusa ai tifosi del Cagliari riguardo il ricorso.

L’apice viene toccato però con l’intervista a “La Stampa”, nella quale fra un filosofeggiare ed un ricordo del passato, non dimentica di lanciare il solito messaggio d’amore al tecnico da lui scelto (e imposto) lo scorso anno, Luis Enrique, che viene catalogato come un “magnifico errore, venuto a Roma già stanco del calcio”, e non credo serva aggiungere altro…

Non c’è bisogno di ricordare una delle più umilianti sconfitte della storia della Roma, occorsa sabato sera, per abbozzare un piccolo giudizio sull’operato di Baldini (e dovrebbe essere messo anche Sabatini, forse solo travolto dallo strano Franco Borghese, praticamente il presidente in pectore della Roma, che evidentemente tende ad intimidirsi se non sorretto da una figura a lui superiore dal punto di vista gerarchico e di personalità). Il ritorno del ds scudettato era atteso in maniera diversa: ci si aspettava un dirigente combattivo, rispettoso ma pronto a far tremare il palazzo, ed invece ci siamo trovati con sogni utopici, magnifici errori e con un lassismo che lo ha portato ad essere piano piano isolato e depotenziato, smantellando il castello che si era creato intorno: da Luis e Tancredi fino a Lo Monaco. Ci mancava soltanto, dopo la sconfitta di Torino, una dichiarazione del tipo: “Queste magnifiche debacle ogni tanto ci vogliono”. Nella conferenza stampa di domani non servirà filosofeggiare, citare la grande letteratura o zigzagare con frasi ad effetto, serve concretezza e schiettezza, magari cominciando a ragionare come il Baldini che tutti i tifosi si auspicavano, oppure cominciare a ripensare a quel famoso: “Se Zeman si rivelasse un magnifico errore mi si presenterà il conto o me lo presenterò da solo”.

Le parole di Franco Baldini arriveranno quasi parallelamente all’arrivo del Presidente Pallotta che, si spera, fra una partita di basket ed un tuffo in piscina, faccia in tempo a passare per Trigoria per ribaltare scrivanie e far capire che, da buoni (spero veri) americani, la cosa che conta è vincere e chiedendo, giustamente, spiegazioni sull’utilizzo inappropriato dei fondi messi a disposizione. La seconda era Baldini a breve potrebbe finire, e quando sarà serviranno mosse definite e nette, ma soprattutto definitive. Servirà un super manager a diretta emanazione americana, italiano o americano (magari affiancato, non si sa mai..) che sia, basta che sia vigile e presente e che  tenti di capire che cosa significa per questa città la maglia giallorossa, perché l’attuale dg si è dimostrato all’oscuro del popolo romano e romanista, chiedendo e provando cose che nella capitale difficilmente posso andare in porto, proprio lui che, giustamente come dissero poi i risultati, fu tra i fautori dell’arrivo di Capello in giallorosso: il cinismo e la concretezza in persona.  Un altro dg fantasma alla Baldini non servirebbe a nulla; non servirebbe soprattutto alla Roma, visto che la gente comincia anche a sentirsi turlupinata da una gestione societaria che si vanta di Servizio Clienti efficiente, Hall of Fame, Facebook e presentazione della nuova maglia all’Ara Pacis, ma che sul campo sta facendo vedere poco, ed è il “pallone” che conta più di tutto.

Ps: che sarà sarà, per domani, anche se farlo il giorno prima porta male, e non è assolutamente mia intenzione,  auguri di buon compleanno caro Franco Baldini.

Giovanni Parisi

Top