(S. Carina) –«Speriamo che mi sblocco». Non è certamente uno dei sessanta temi raccolti nel libro scritto nel 1990 dal maestro elementare Marcello D’Orta – Io speriamo che me la cavo – ma poco ci manca. Mattia Destro non è più un bambino ma un ragazzo di 20 anni che vive il digiuno dal gol con grande disagio. E non fa nulla per nasconderlo: «Inutile negarlo, il momento è un po’ particolare. Speriamo di trovare il gol presto e di fare prestazioni convincenti. Il ruolo? Mi adatto senza problemi: faccio quel che dice l’allenatore». In realtà ad ascoltare Zeman più di qualche perplessità sul giocare a destra nel tridente l’ha manifestata («Nessuno ci vuol giocare», le parole del boemo dopo il 2-0 all’Atalanta). Ma non è il momento di stare a sottilizzare visto che domenica potrebbe trovare spazio a sinistra, sempre che Totti non recuperi (ieri il capitano stava molto meglio e oggi aumenterà i carichi di lavoro). Intanto, per quanto lo riguarda, il timore di saltare la partita con l’Udinese è oramai alle spalle. Anche ieri si è allenato senza avvertire particolari problemi al polpaccio destro, che alla vigilia della gara contro il Genoa lo aveva invece costretto ad alzare bandiera bianca. Un recupero-lampo che ha sorpreso un po’ tutti a Trigoria, meno Zeman che già sabato si era espresso sulle condizioni dell’attaccante: «Non ha nulla di grave». La diagnosi della prima ecografia effettuata martedì – elongazione al soleo della gamba destra – aveva indotto lo staff medico a tutte le cautele del caso soprattutto perché era proprio il calciatore a ribadire di avvertire dolore all’arto. Inutile rischiarlo per poi andare incontro ad un lungo stop. Per questo motivo era già stata stilata la tabella per il recupero: due giorni di lavoro in acqua e giovedì (ieri, ndc) si sarebbe valutato (quindi con nessuna certezza) se fargli effettuare esercizi differenziati in campo. Mercoledì, invece, la lieta sorpresa: Destro ha comunicato ai medici di non avvertire più fastidi. Si è deciso allora di fargli disputare l’allenamento e il responso è stato positivo. Ieri il via libera definitivo con l’ex senese che ha disputato per intero la seduta candidandosi così a sostituire (eventualmente) Totti. In serata, poi, è stato testimonial, presso il Centro Commerciale Porta di Roma, della presentazione del nuovo Ultrabook Intel. L’occasione giusta per rimandare al mittente le voci di una possibile partenza in prestito a gennaio: «Ha parlato già il mio procuratore(che poche ore prima si era definito a gazzettagiallorossa.it «disgustato da alcune voci», ndc). Sono molto contento di aver preferito Roma, è stata una scelta importante per me e sono qui per dare il massimo. Non ho rimpianti, è stata una decisione voluta fortemente».