(U. Trani) – Il processo è alla Roma. Alla società, all’allenatore e ai giocatori.Perché il fallimento chiama in causa tutte le componenti. Si sbaglia negli uffici della sede di Trigoria come in campo, in allenamento, all’Olimpico e lontano da casa. Nessuno si può sentire estraneo a quanto sta accadendo dall’inizio della stagione e, allargando l’orizzonte, nessuno può avere alibi per il risultato deprimente di quella passata. Ieri l’unico comunicato del club giallorosso, quindi l’unico segno di vita, è stato l’annuncio dell’orario dell’Hall of Fame, la cerimonia in onore degli undici giocatori eletti dai tifosi che è prevista domenica, alle ore 10,15, prima di Roma-Atalanta[…]
A Trigoria, oggi pomeriggio, l’atteso confronto tra dirigenti e squadra che, in parte, è stato preparato ieri mattina dal direttore generale Franco Baldini e dal direttore sportivo Walter Sabatini. Dg e ds hanno preso atto del momento delicato, entrambi sanno di avere grandi responsabilità. Sabatini è il più provato: sa di aver assemblato un organico non competitivo. Anche a Torino, in pubblico, si è preso la responsabilità di aver sopravvalutato qualche calciatore. Per ora non vuole mollare[…]
Claudio Fenucci, come previsto da tempo (lui, però, ancora non conferma), è sul punto di trasferirsi al Milan. Depotenziato all’interno della Roma e stimato da Barbara Berlusconi, già dallo scorso inverno era stato accostato al club rossonero. Non è un caso che ieri non abbia partecipato al vertice tra dirigenti. Baldini era, invece, presente. Ma anche lui non è sicuro di finire la stagione e comunque in assoluto di restare: il Tottenham è in pressing e il dg ne parlerà con il presidente Pallotta che oggi si metterà in viaggio per l’Europa e domani sera o al massimo giovedì mattina sarà nella capitale. Se, oltre a Fenucci, andranno via anche Baldini e Sabatini a giugno, in meno di due anni il progetto sarà evaporato. Il direttore generale, intanto, ha incontrato ieri sera a cena l’avvocato Mauro Baldissoni, consigliere giallorosso e punto di riferimento del consorzio statunitense, per manifestare le sue perplessità sulla gestione societaria e tecnica. Baldini non ha feeling con Mark Pannes, l’ad scelto dal presidente che però uscirà presto di scena. Pallotta, sempre rapportandosi con UniCredit, sceglierà un nuovo amministratore delegato (sempre americano) che, a differenza di Pannes, si trasferirà stabilmente a Trigoria. Anche perché i giocatori non riconoscono Baldini come figura che rappresenta la proprietà. Per molti è semplicemente un dirigente, quindi un dipendente come loro.
E’ anche per questo che, su input arrivato direttamente da Boston, il dg dovrà oggi recitare una parte che mai avrebbe voluto interpretare. Salirà sul palcoscenico, in coppia con Sabatini, per richiamare la squadra alle proprie responsabilità dopo la resa di Torino. Per mettere a tacere i sussurri che escono quotidianamente dagli spogliatoi di Trigoria. P[…]