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IL MESSAGGERO Mercato targato Unicredit

Unicredit

(R.Dimito) I tifosi sono delusi. I soci anche, tra questi ancora di piùUnicredit che oltre ad avere il 40% di Neep Roma holding di cui il 60% è in mano agli americani di As Roma Spv Llc, continua a versare soldi per sostenere la As Roma. E lo ha fatto di recente, in agosto, con un nuovo finanziamento. Obiettivo: contribuire al rafforzamento della squadra di calcio. Dopo sei partite di campionato, però, il nuovo sforzo si è rivelato inutile. Piazza Cordusio, secondo quanto ricostruito da Il Messaggero presso fonti della società calcistica, ha concesso una linea di credito di 25 milioni sotto forma di fidejussione, con durata dicembre 2015, per garantire il pagamento differito dei nuovi calciatori. Nell’ultima campagna acquisti Zeman ha voluto ben 10 rinforzi per una spesa totale di 36 milioni da pagare a rate. Con la nuova linea accordata, il credito complessivo della banca verso il club giallorosso sale attorno a 220 milioni, ma solo per poco tempo. Perchè a breve si profila il rientro di poco meno di 9 milioni di garanzie concesse per la precedente campagna acquisti e circa 30 milioni relativi alla cash confirmation, cioè alla garanzia in denaro che Neep holding ha dovuto rilasciare per l’opa sulla As Roma portata a compimento a novembre dello scorso anno. L’esposizione quindi al massimo entro fine anno dovrebbe ridursi attorno a 180 milioni. L’appoggio di Unicredit continua a essere determinante per tenere in piedi la società, nonostante piazza Cordusio voglia stare fuori dalla gestione operativa. E appena possibile procedere col piano di riduzione della partecipazione. Il suo ruolo continua a essere di presidio al top management rappresentato dall’ad Mark Pannes in arrivo stasera a Roma assieme al presidente James Pallotta. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni che è rappresentato dal vicedirettore generale Paolo Fiorentino, vicepresidente di Neep holding, punta da un lato a rendere competitiva la squadra e dall’altro a contenere le spese complessive del personale allo scopo di rimettere in ordine i conti. A maggio-giugno gli americani e Unicredit hanno versato proquota 50 milioni a titolo di finanziamento-soci all’interno dell’aumento di capitale di complessivi 80 milioni da realizzare in più rate entro il prossimo anno. Prima di immettere i 30 milioni della propria quota parte, la As Roma Spv Llc – di cui sono azionisti Pallotta, Tom DiBenedetto, Michael Ruane, Richard D’Amore – aveva cercato attraverso un consulente di trovare nuovi soci disposti a sostituirli oppure ad affiancarli nell’avventura calcistica. Ma la ricerca non ha dato risultati concreti. Il budget aggiornato per il 2012 prevede ricavi per 113 milioni circa, un ebitda (margine operativo lordo) negativo di 15,5 milioni, comprensivo di quanto ricavato dalle compravendite di giocatori e un risultato in rosso per poco meno di 60 milioni. Sotto il pungolo di piazza Cordusio, Pannes e gli altri manager devono abbassare la struttura dei costi, condizione preliminare per ristrutturare la società, con un focus sul costo del personale. Questo obiettivo potrà essere conseguito con una politica molto rigorosa che però rischia di essere vanificata se l’altro ad Claudio Fenucci dovesse andare al Milan. Ma oltre al manager italiano potrebbe arrivare un altro super manager americano in sostituzione di Pannes che potrebbe lasciare. Le previsioni per il prossimo anno non contemplano il raggiungimento del pareggio operativo. Prevedeva di realizzare una plusvalenza netta di poco più di 5 milioni dall’ultima campagna acquisti e un cash flow nuovamente negativo di circa 35 milioni da finanziare tramite l’altra rata della ricapitalizzazione da 10 milioni circa oltre dalla vendita di altri giocatori e da altri tagli sulle spese dei dipendenti di poco meno di 15 milioni.

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