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IL MESSAGGERO “Penalizzati, ma protestare serve a poco”

Baldini

(Il Messaggero) – Sesto posto in classifica, zona Champions lontana 7 punti dopo appena 9 giornate e peggiore difesa del campionato (16 gol al passivo) insieme al Chievo. Il momento è difficile e il dg Franco Baldini non lo nasconde: «La situazione è delicata, ma non siamo al canto del cigno per l’allenatore. Dopo la prima mezz’ora ci aspettavamo una vittoria ancora più larga del 2-0 iniziale. Poi abbiamo purtroppo visto il contrario di quanto è accaduto a Genova una settimana fa. Quella contro l’Udinese penso sia una sconfitta figlia di quelle di inizio campionato. E’ un peccato perché stavamo conquistando delle certezze. La nostra è una squadra che deve aggiustare alcune cose: la Roma, infatti, o è bellissima o fa delle brutte figure. Dobbiamo lavorarci».

E’ in difficoltà. E’ consapevole che i risultati sono molto al di sotto delle aspettative ma non vuole abbattersi, convinto che ci sia ancora il margine per recuperare: «Continuo a sostenere che abbiamo le potenzialità, i giocatori e il tecnico per aspirare a un campionato da protagonisti per un posto in Champions. Possiamo raggiungerli questi traguardi importanti. Non dimentichiamo, però, noi quest’anno abbiamo molti giocatori nuovi e una linea difensiva profondamente rivoluzionata. Sono convinto che questa squadra abbia una potenzialità enorme e questa qualità prima o poi verrà fuori. E’ chiaro che sostenerlo dopo una sconfitta rocambolesca come quella di stasera è un po’ più complicato, sinceramente fa male. E’ un vero peccato, perché dopo Genova sembrava avessimo più convinzione nelle nostre possibilità, che io vedo tutte. Si tratta di lavorare, sistemare le cose non ancora imparate a memoria e continuare».

Torna poi sull’analisi della partita: «Mi ripeterò ma vi assicuro che è difficile spiegare una gara che ha lasciato intravedere la qualità che ha questo gruppo. Ci sono momenti nei quali la luce si spegne e la fiducia viene data all’altra squadra. Il primo gol dell’Udinese è stato fortunoso e abbiamo avuto paura di non farcela. Problema psicologico? Sì, può darsi che sia un anche un blocco a livello mentale, ma continuando a giocare in questo modo sono sicuro che supereremo queste difficoltà. L’allenatore? ha dato un gioco alla squadra in fase offensiva, dobbiamo lavorare sulla fase difensiva». Lo dice en passant ma la critica è di quelle forti.

Baldini preferisce non commentare l’operato dell’arbitro Massa: «Gli episodi ci hanno penalizzato ovviamente, ma parlare degli arbitri è controproducente se li vogliamo sereni. Credo che la partita l’avremmo potuta vincere con o senza torti arbitrali, non credo sia questo il motivo della sconfitta. Gli episodi che risultano decisivi fanno male ovviamente, ma non volendo mettere questo tipo di pressione e non volendo parlare di casualità per quel che riguarda noi, tanto meno lo voglio fare per gli altri. Zeman la pensa diversamente? Nessuno di noi ha mai detto al tecnico che non si può esprimere: il suo pensiero sul rigore è anche il mio, ma quello che voglio dire è che se vogliamo fare la nostra parte perché gli arbitraggi siano più sereni e meno infarciti di errori, credo che l’unica maniera sia questa. Sul direttore di gara e sulla fortuna non possiamo lavorare: dobbiamo rivolgerci solo alle cose che possiamo migliorare col nostro lavoro».

Unica nota lieta, la prestazione di Lamela: «Il talento non lo ha mai discusso nessuno. Negli schemi di Zeman trova la sua collocazione ideale per andare in porta spesso e volentieri e oltretutto fa un gran lavoro in fase di ripiegamento. Almeno questo dato, possiamo ascriverlo a nostro favore». Magra consolazione.

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