(U.Trani) Sabatini in questi giorni si è spesso relazionato con Zeman. La caduta della Roma a Torino, senza anima e gioco, ha ferito il tecnico e soprattutto ha turbato il direttore sportivo. Proprio il ds si è preso la responsabilità in pubblico sulla costruzione della squadra, usando termini dei quali si è pentito. In particolare uno, quel «sopravvalutati» che nessuno si aspettava, riferito ad alcuni calciatori e utilizzato per spingere certi interpreti fuori dalla crisi. Sabatini si aspetta la reazione e la stessa cosa pensa Zeman. L’organico è da analizzare e non da buttare. Alcuni calciatori devono riacquistare valore, altri invece dovranno essere sostituiti. Burdisso, ad esempio, sarà seguito con attenzione nelle prossime settimane. Già in estate il ds aveva avuto la possibilità di cederlo, in Inghilterra, ma non avendo giocatori di personalità in difesa, a parte Castan, ha preferito riconfermarlo. L’argentino ha accettato, dopo l’infortunio, la nuova sfida. Felice di restare, anche perché la Roma gli ha fatto capire di essere pronta a prolungare il contratto. Le ultime prestazioni lo fanno tornare in discussione. Non si sta adattando alla linea alta chiesta da Zeman. Nei colloqui di queste ore Sabatini si è impegnato con l’allenatore: se Burdisso faticherà nelle prossime partite, a gennaio sarà acquistato un nuovo titolare, per non ripetere l’errore dell’anno scorso. Magari un italiano come Gastaldello. Discorso simile per Piris. Zeman non vuole scaricarlo, ma il ds è pronto a intervenire anche in quel ruolo. Quando Dodò sarà disponibile, a destra finirà Balzaretti. Ma durante la sessione invernale di mercato il primo obiettivo tornerà a essere il tedesco Jung. Come alternativa il greco Torosidis. Due terzini già trattati in estate. In più la sorpresa può essere un esterno d’attacco, magari Sau (Cellino permettendo).