(U. Trani) – La risposta dei campioni è bella e diretta. Sul campo, come dovrebbe essere sempre, e a Zdenek Zeman che li ha accantonati domenica scorsa in campionato. Daniele De Rossi e Dani Osvaldo decidono la sfida di Yerevan e lanciano l’Italia che adesso è da sola in testa al gruppo B delle qualificazioni mondiali. Cesare Prandelli raccoglie il massimo da una trasferta diventata delicata dopo il pari di Mkhitaryan: l’Armenia si arrende solo nel finale e Buffon, prima dei gol dei due giallorossi, evita ai compagni di ritrovarsi addirittura in svantaggio.
La nazionale soffre troppo a Yerevan. Così sono i singoli a incidere sul risultato più che il gioco. L’Italia è brillante all’inizio del match e aggressiva nella fase conclusiva. Lascia, quindi, troppi minuti all’Armenia: disordinata tatticamente, rischia dietro e conclude raramente davanti. E se sono le individualità a emergere, è il ct a dover ringraziare i due grandi esclusi della Roma e non il contrario. Di sicuro, però, Prandelli ha scelto bene, senza lasciarsi influenzare da quanto fatto da Zeman in campionato.
De Rossi e Osvaldo cambiano la storia della partita che non si era messa bene per l’Italia. Perché gli azzurri faticano ancora in trasferta. Meno che a Sofia, un mese fa. Ma Barzagli e Bonucci sbandano, spaesati e fragili, e lo stesso Giovinco va in altalena. Tra gli juventini, il migliore è Pirlo. Piace anche Montolivo da trequartista. Meno Marchisio. De Rossi finisce alla grande, mentre Osvaldo, dopo aver lottato per tutta la gara, sfrutta l’unica chance. Per l’italo argentino terzo gol azzurro nelle ultime tre partite con l’Italia e sesto stagionale in sei gare giocate.
Se Osvaldo fa il centravanti, moderno come dice Prandelli perché difende e segna, De Rossi mostra tutto il suo repertorio: gioca e fa gol da mezzala, accontentando indirettamente anche Zeman che lo vede in quel ruolo, e chiude da regista, come piace a lui, con l’assist per Osvaldo. Fisicamente i due, contro l’Armenia, danno ampie garanzie. Vuol dire che hanno lavorato bene in azzurro e in giallorosso. Dunque si impegnano. E hanno la testa a posto. Per vincere con l’Italia e con la Roma.