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IL MESSAGGERO Totti è guarito, Guidolin trema

Genoa-Roma Totti

(U. Trani) – Un gran bel rumore accompagna il gol di sinistro al volo di Totti a fine allenamento. Non è un tuono, ma un raggio di sole che illumina la faccia abbronzata di zeman che è tra i pochi, dei presenti, a non stupirsi di quella prodezza. Un gesto tecnico che arriva prima di mezzogiorno e soprattutto prima del diluvio che bagna inesorabilmente Trigoria, costringendo l’allenatore di Praga ad annullare la seduta pomeridiana. Ma quello che doveva vedere, Zdenek lo aveva già archiviato aspettando di sedersi a pranzo. Il capitano c’è e per la Roma, con lui in campo, è sempre la notizia migliore.

Anche perché domani sera, all’Olimpico, si presenta l’Udinese che, nella top ten di Francesco, è già sul podio dei bersagli preferiti in carriera: 13 reti in A. Solo il Parma e la Sampdoria ne hanno subite di più, rispettivamente 15 e 14: la squadra blucerchiata è stata già colpita in questa stagione, un mese fa per il deludente pareggio casalingo dei giallorossi prima della figuraccia contro la Juventus; quella gialloblù sarà l’avversaria da castigare al Tardini, mercoledì prossimo nel turno infrasettimanale. Ma quei 13 gol (con 5 doppiette, la prima nel ’98 proprio con il boemo sulla panchina giallorossa) ai bianconeri di Guidolin sono la sintesi di una media altissima: tanti, sono solo 22 le partite di campionato giocate da Totti contro l’Udinese.
Dall’inizio dell’anno, gara contro il Chievo all’Olimpico, la Roma non mette in fila tre successi consecutivi. L’8 gennaio a firmare la vittoria che seguiva quelle di Napoli e Bologna fu proprio il capitano. Il posticipo della nona giornata del torneo capita al momento giusto per ricordarsi come si cala il tris, anche perché i bianconeri, giovedì sera, hanno giocato a Berna contro lo Young Boys in Europa League. Bisogna approfittarne e Francesco non può mancare.

Totti e Zeman sono i punti di riferimento della Roma che vuole risalire la classifica. Sono loro che, dialogando in campo e anche fuori, vogliono dare un senso alla stagione. Il capitano è l’unico attaccante a non aver mai saltato un appuntamento. Nei giorni belli, per lui quasi tutti a parte la serata buia allo Juventus stadium, e in quelli meno felici. E’ stato sostituito solo due volte: nel finale della gara di inizio torneo contro il Catania, per l’infortunio passeggero e il debutto provvidenziale di Nico Lopez che siglò il gol del pareggio; nella ripresa della partita di Torino, per lasciar spazio a Destro, escluso contro il club che in estate aveva sfidato la Roma per averlo dal Genoa. Non è uscito a Marassi, domenica scorsa, quando il ginocchio destro, quello operato nel 2008, si è piegato come un arco, per la classica e dolorosa iperestensione. Grande spavento per il capitano che, nella notte, è stato subito visitato dallo staff medico giallorosso. Perché quel movimento inusuale non lo faceva dormire tranquillo. Lunedì la visita dal professor mariani, con gli accertamenti che lo hanno tranquillizzato, martedì il dolore acuto nella zona posteriore e l’ematoma evidente che hanno spinto il dottor Gemignani ad andarci cauto. «Non lo vedremo con i compagni prima della rifinitura di sabato». Cioè quella di stamattina. Francesco, però, si è fatto vivo prima, con un giorno di anticipo rispetto alla previsione del responsabile dello staff medico. E si è allenato bene, anche se un po’ di fastidio c’è ancora. Quel gol di sinistro, appoggiandosi sul ginocchio che lo ha tenuto in ansia per almeno tre giorni, vale più di qualsiasi test.

Proprio contro il Genoa domenica scorsa, con il gol 217 in serie A, si è sistemato al terzo posto in solitudine nella graduatoria dei migliori marcatori della storia del nostro campionato e ha iniziato la rincorsa al secondo posto, occupato da Gunnar Nordahl, lontano solo 8 reti. E’ la prossima tappa di una carriera straordinaria. Anche per questo vuole esserci domani sera contro l’Udinese. Dipende dall’allenamento di questa mattina. Dietro di lui, in lista d’attesa, Pjanic e Destro. Perché se sta bene, gioca Totti. Poi per Parma si vedrà.

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