(S. Carina) – Doppio impegno ieri per Zeman. In mattinata nelle solite vesti di allenatore a Trigoria e in serata come ospite al Festival dell’intelligenza collettiva per discutere del tema «Oltre l’ego – L’etica della moltitudine: dalla squadra all’orchestra», insieme al maestro Nicola Piovani.Diversi siparietti tra i due, come quando si è parlato dell’armonia: «Nel calcio ce n’è molta – ha spiegato il tecnico – i litigi durano poco». «Noi musicisti siamo invece più permalosi – ha replicato Piovani- litighiamo più spesso». Ancora Zeman: «Sono visto come un allenatore rigido ma voglio solamente conquistarmi la leadership. Il calcio è collettivo ma col tempo è diventato molto individuale, si pensa prima agli interessi personali che alla squadra. Si dice che io incuta timore, ma per imporsi non ci sono spartiti precisi, bisogna cercare di farsi seguire, col buon esempio, attraverso il comportamento personale. Comunque a me piace anche allenare giocatori sgarbati: alcuni hanno delle fissazioni ma quando gliele togli e ottieni un risultato sei contento. Il mio obiettivo? Divertire». E sulla situazione del Paese. «La crisi è drammatica, ai ragazzi dico: svegliatevi, andiamo avanti. Servono persone che non dicano vorrei ma non posso, ma che invece dicano io voglio e lo faccio».
Prima di salutare, il boemo ha regalato una battuta delle sue: «Cosa faccio per l’ambiente? Ho una macchina elettrica proprio perché fumo troppo e non voglio inquinare».
Sulla questione legata a Cagliari-Roma, ieri è intervenuto l’avvocato Grassani, difensore del club sardo: «Per la regolarità del campionato la decisione sarà celere. Possiamo preventivare pochissime settimane proprio perché si tratta di un approfondimento di atti già studiati».