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IL ROMANISTA De Rossi-Zeman, parla la Roma?

Zeman e De Rossi

(P. A. Coletti) La Roma sta pensando se intervenire o meno con un comunicato o una dichiarazione dei uno dei suoi dirigenti sulla “questione” De Rossi e Zeman. Finora la società non l’ha fatto perché ha ritenuto – e fino a prova contrari ritiene ancora – che quello che è successo domenica sia una cosa sostanzialmente normale, una decisione tecnica dell’allenatore che non c’è biosgno di discutere o difendere. In questi giorni però si è parlato tanto soprattutto delle dichiarazioni del Boemo post-Atalanta. Oggi, Walter Sabatini dovrebbe parlare con Zdenek Zeman a Trigoria per capire meglio, più da vicino, qual è la situazione, se c’è stato qualche equivoco o meno. Ieri il direttore sportivo della Roma si è risentito la conferenza del boemo. L’intervento della Roma, se ci sarà, sarà volto con ogni probabilità a smontare qualsiasi polemica, qualsiasi voce strumentalizzabile. De Rossi intanto sta in Nazionale a Coverciano e non parla. Al suo posto ha parlato ieri Gigi Buffon che, da buon capitano, ha smontato le ipotesi di possibili malumori in casa De Rossi: «Non vedo nulla di complicato o stravolgente, è capitato che per una domenica l’allenatore abbia deciso di tenerlo fuori. Non si sanno le reali motivazioni, ma a prescindere da questo il valore e l’apporto che riesce a dare lui prescinde da tutte le varie problematiche che si può portare dietro». Parole che potrebbero assomigliare molto a quelle che la società giallorossa potrebbe decidere di spendere per spiegare quella che ormai è diventata una vicenda complicata.

Buffon ha provato a spiegare l’esclusione con le stesse parole di Zeman«L’esclusione di De Rossi domenica mi ha sorpreso, come tutti, forse l’allenatore voleva forze più fresche, stando a quello che ha detto, e quindi ha pensato ad altri giocatori facendo una scelta tecnica. Non conosco a fondo la diatriba, può darsi che Zeman abbia visto giocatori più preparati, non credo che la motivazione sia quella del poco impegno, ci sarà stato un piccolo malinteso. Un po’ tutti abbiamo vissuto situazioni analoghe, il calcio è anche questo, se ci sono stati problemi lo sanno i diretti interessati. In ogni caso, io non vivo lo spogliatoio della Roma, se ci sono realmente dei veri problemi, saranno i diretti interessati a cercare di risolverli. Daniele l’ho visto bene, quando viene qui è sempre entusiasta, ha tanta esperienza e nulla e nessuno può scalfire il suo equilibrio. Ora Daniele è qui con noi, ce l’abbiamo, ce lo teniamo stretto e siamo felici che sia uno dei nostri».

Se lo tiene stretto anche Zeman. Il Boemo è felice che De Rossi abbia sposato Roma e la Roma a vita. Entrambi, romanisti nel midollo, vogliono il bene della squadra e Zeman deve fare delle scelte, anche quelle dolorose. Il Boemo da sempre ha bisogno di calciatori che corrano e che lo facciano bene. Il De Rossi ritornato dall’infortunio non ha ancora dato all’allenatore garanzie in tal senso, e la sua esclusione dall’undici titolare contro l’Atalanta è la conseguenza di una forma non ottimale del centrocampista. Per Prandelli il centrocampista di Ostia è una certezza, sempre e comunque. Ieri il ct lo ha provato nel centrocampo a tre insieme a Pirlo e Marchisio.

È stato lo steso Prandelli a lanciare De Rossi nella posizione di intermedio. Un Europeo vissuto da protagonista in quel ruolo che potrebbe aver convinto anche lo stesso Zeman a schierarlo lì. «De Rossi può esprimersi come mezzo destro o mezzo sinistro. Può fare anche il mediano centrale, ma è un ruolo che viene dopo» il Zeman pensiero nel dopo partita di Roma-Atalanta. Venerdì alle 19 in Armenia giocherà in quel ruolo. A lui, e a Pirlo, il ct azzurro ha affidato le chiavi della Nazionale per qualificarsi al Mondiale brasiliano del 2014. Dopo la lunga trasferta De Rossi guiderà l’Italia anche nella sfida alla Danimarca di martedì sera a San Siro. Mercoledì il centrocampista rimetterà piede a Trigoria. Ci sarà un confronto con Zeman, e forse anche con i dirigenti. La Roma, come la Nazionale, ha urgente bisogno del miglior De Rossi, intermedio o mediano poco importa,

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