(C. Zucchelli) – L’unico sicuro del posto, che per non farsi mancare niente tra un allenamento e l’altro ieri ha pranzato a base di sushi con De Rossi, è Dani Osvaldo. Otto gol stagionali tra Roma e Nazionale, l’attaccante italoargentino è il solo che sa con certezza che domenica sera contro l’Udinese sarà in campo. Per il resto, l’attacco della Roma è avvolto nell’incertezza. Perché Totti e Destro, se fossero stati bene, avrebbero quasi certamente giocato dal primo minuto. E invece, chi per un motivo chi per l’altro, rischiano di saltare la sfida contro la squadra di Guidolin. E quindi, accanto a Osvaldo, ci sarà di nuovo Erik Lamela. L’argentino, che si sta allenando bene, mostra continuamente progressi e partirà, come al solito, dalla destra.
E a sinistra? Totti e Destro, come detto, sono a rischio. Il primo che oggi a Trigoria farà gli onori di casa al ct del Settebello, Alessandro Campagna, e all’azzurro Christian Presciutti, tifosissimo giallorosso) ha un problema al ginocchio che si porta dietro dagli ultimi minuti della partita col Genoa. Né ieri né martedì si è allenato, oggi era previsto il lavoro col gruppo ma il responsabile dello staff medico giallorosso, Gemignani, ha smorzato gli entusiasmi: «Francesco ha avuto un trauma distorsivo nel corso della partita col Genoa che ha interessato il ginocchio operato. Non c’è stata una lesione dei legamenti ma ha causato un gonfiore al ginocchio, sarà necessaria una terapia. Se tutto va bene si allenerà sabato per la rifinitura». Se così dovesse essere, difficilmente Totti giocherà contro l’Udinese, una delle sue vittime preferite, a cui ha segnato gol belli e importanti. Da Totti a Destro.
L’attaccante un paio di giorni prima di Genoa-Roma ha accusato un problema al polpaccio e gli esami a cui è stato sottoposto martedì avevano evidenziato «una elongazione al soleo della gamba destra». I tempi di recupero previsti, da una settimana a dieci giorni, lo facevano essere sicuramente out per domenica e a rischio anche per la trasferta di Parma di mercoledì prossimo. E invece Mattia sta provando un recupero lampo: «È a buon punto e ha fatto parte dell’allenamento (è uscito qualche minuto prima del termine della seduta pomeridiana, ndr). Se risponde bene, domani (oggi, ndr) potrebbe rientrare ed essere disponibile per domenica», ha detto ancora Gemignani. Se dovesse farcela, uno tra lui e Osvaldo partirà esterni, mentre se né lui né Totti dovessero recuperare toccherà a Nico Lopez avere un’occasione dal primo minuto. Destro, comunque, sta forzando i ritmi perché muore dalla voglia di rientrare. Otto partite senza gol, l’unico centro della stagione messo a segno con l’Italia contro Malta, tanta voglia di far vedere che non ha dimenticato cosa vuol dire essere un bomber. Agli amici, scherzando, ha detto di essere l’unico attaccante al mondo che con Zeman non segna.
Già, il boemo. Il fattore decisivo nella sua decisione di accettare in estate l’offerta della Roma. Curiosa situazione, la sua. Da uomo più conteso del mercato ad attaccante alla ricerca del gol perduto. I suoi ex dirigenti e allenatori sono convinti che sia solo questione di tempo e che quando si sbloccherà non si fermerà più. Alla Roma hanno la stessa certezza, anche se tutti sanno che una convivenza con Osvaldo per adesso è complicata. Zeman, d’altronde, lo ha certificato: «Difficilmente, almeno per ora, giocheranno insieme anche perché nessuno dei due è convinto di spostarsi a destra». La Roma però crede che l’adattamento sia possibile. E le parole del dg Baldini di qualche giorno fa sono, in questo senso, piuttosto chiare: «Destro esterno? Zeman ha già impiegato con successo Osvaldo in quel ruolo. Sono giocatori forti e l’allenatore deve trovare il modo giusto per impiegare i giocatori, tutti o parte di questi».