(C. Zucchelli) – Non è previsto nessun confronto, nessun «giorno del giudizio». Da Trigoria sono chiari: oggi pomeriggio De Rossi e Osvaldo (ma anche Destro, Balzaretti e tutti gli altri nazionali) saranno di nuovo al Bernardini per gli allenamenti con la Roma e il clima che troveranno sarà di assoluta «normalità». Perché dopo dieci giorni in cui si è detto e scritto di tutto di questo c’è bisogno. I dirigenti non hanno organizzato nessun confronto con De Rossi, Osvaldo e Zeman dopo l’esclusione con l’Atalanta e dopo le parole del tecnico: pensano che non ce ne sia bisogno perché il boemo ha fatto una scelta che gli appartiene e i giocatori l’hanno accettata, seppur inevitabilmente colpiti da quanto detto da Zeman in sala stampa. Se colloquio ci sarà, sarà soltanto tra l’allenatore e i giocatori che tornano ed è una cosa che dovranno decidere loro, spontaneamente.
I due giocatori tornano con stati d’animo differenti visto che la sosta è stata benedetta per De Rossi, due partite due gol, mentre Osvaldo, con l’espulsione di ieri, ha macchiato quanto fatto di buono in Armenia. Zeman, comunque, ritiene di non dover tornare sulla vicenda e quello che aveva da dire l’ha detto nell’incontro con Baldini, Fenucci e Sabatini della scorsa settimana. Convenendo con la dirigenza che qualche suo vocabolo si era prestato ad una interpretazione “maligna” del suo pensiero. Che restava e resta chiarissimo: sul campo scende chi in settimana ha dato il massimo in allenamento. E chi è il più in forma. Se poi qualcuno gli chiederà qualche chiarimento in più, Zeman sarà sempre pronto a darlo in maniera franca, come ha sempre fatto nel corso della sua carriera.
Nel corso della sua carriera, però, alle parole e ai discorsi l’allenatore ha sempre preferito i fatti. Gli allenamenti. E in questa sua seconda avventura romanista non fa eccezioni. Infatti oggi è previsto un allenamento pomeridiano mentre domani e dopodomani doppia seduta per tutti. Zeman, d’accordo col suo staff, ha messo due doppie ravvicinate proprio per farle fare al gruppo al completo, nazionali compresi. Sabato mattina poi seduta di rifinitura e nel pomeriggio partenza per Genova. Impossibile ipotizzare adesso la formazione che Zeman sceglierà. Bisognerà vedere lo stato di forma di tutti quei giocatori che sono stati in giro per il mondo in questi giorni e, inevitabilmente, i riflettori saranno puntati proprio sui due esclusi eccellenti di Roma-Atalanta. «Qualsiasi cosa deciderà Zeman sarà una scelta esclusivamente tecnica», assicurano ancora da Trigoria. Nessuno, almeno al Bernardini, ha mai pensato che la panchina di De Rossi, Osvaldo e anche Burdisso sia stata una punizione e non una scelta dettata dalla condizione dei tre giocatori.
L’argentino, parola di Zeman, non si trova ancora a suo agio con una difesa così alta mentre gli altri due non lo avevano soddisfatto nell’ultima settimana di allenamento. Era già successo, ad esempio con Marquinho prima di Juventus-Roma e infatti il primo cambio a centrocampo era stato Perrotta. Solo che, ed è inevitabile, l’esclusione del brasiliano, con tutto il rispetto, non può essere mai paragonata a quella di due giocatori come De Rossi e Osvaldo, insieme a Totti tra le colonne della squadra e dello spogliatoio. Già, lo spogliatoio. Le polemiche di questi giorni hanno scalfito poco o nulla il gruppo: molti non c’erano, chi è rimasto ha pensato soltanto ad allenarsi e l’aria è stata serena e tranquilla. Normale, appunto. E lo sarà anche oggi, almeno questo sperano e si augurano tutti a Trigoria. Dove sono convinti che per mettere a tacere tutto c’è un solo modo: fare i risultati. A partire da domenica.