(V. Meta) – Migliore in campo a Pescara venerdì, migliore in campo a Kalmar martedì con tanto di splendido gol nel 3-2 che ha consegnato all’Under 21 la qualificazione agli Europei di giugno in Israele, quindi l’estenuante viaggio di ritorno in tre tappe, ultima Fiumicino, dove è atterrato alle cinque di mercoledì mattina. Avrebbe messo a dura prova chiunque, una settimana così, non Alessandro Florenzi, che a lamentarsi non ci riesce proprio, nemmeno quando la stanchezza lo giustificherebbe. La parentesi internazionale con la nazionale di Mangia l’ha restituito alla Roma con due partite e tante soddisfazioni in più, […]
Cambiano le posizioni, non il risultato: Florenzi migliore in campo era a Pescara e altrettanto è stato a Kalmar, dove c’erano appena cinque gradi sopra lo zero, eppure gli azzurrini non hanno tremato nemmeno quando la Svezia ha rimontato due gol nel giro di cinque minuti. Figuriamoci se Alessandro tremerà domenica sera a Marassi, dove tornerà per la prima volta dopo la finale di Coppa Italia del 2009, persa proprio contro il Genoa nonostante il 2-1 dell’andata. Un’amarezza lavata con la semifinale scudetto 2011, ma non al Ferraris, dove Florenzi non ha giocato nemmeno l’anno scorso con il Crotone (era infortunato). Ha ricominciato ad allenarsi con la solita dedizione perché, come gli ha detto Zeman dopo il doppio impegno con l’Under di inizio settembre, non ha fatto niente di speciale. In realtà, quella che gli sta riuscendo è un’operazione molto più sottile:trasformare la specialità in normalità.[…]
BOHEMIAN RAPSODY Florenzi, però, non è l’unico ad aver fatto sorridere Zeman in questi dieci giorni, perché se l’Under 21 torna a disputare le fasi finali di un Europeo lo deve ai suoi ragazzi di ieri e di oggi. Florenzi, appunto, e poi Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, autori dei quattro gol realizzati dall’Italia nel doppio confronto con la Svezia. Il centravanti di scuola Juve in azzurro ha ritrovato il gol che gli mancava da un mese e con Florenzi si sono salutati dandosi appuntamento a domenica sera. Discorso simile per Insigne, la cui prodezza a Kalmar potrebbe fargli scalare le gerarchie di Mazzarri per la sfida di domani con la Juve e che nonostante l’euforia per la qualificazione non ha mancato di ringraziare il Boemo, che fra Foggia e Pescara ha di fatto dato una svolta alla sua carriera. E poi ci sarebbe il capolavoro di Daniele De Rossi, bene in Armenia, benissimo a Milano – con tanto di gol -, sempre da intermedio.