La legge sugli stadi fa un passo politico indietro. In questo momento il testo è depositato in VII Commissione al Senato. Prima di votarlo bisogna attendere i pareri della VeVIII Commissione. Ieri l’VIII ha detto «no» al parere favorevole sulla legge, presentato dal Pdl. Nulla cambia dal punto di vista tecnico, ma, di fatto, la bocciatura politica fa capire che la strada per l’approvazione finale non è in discesa. È in particolare la parte più ambientalista del Pd a fare opposizione. «Non sono contro la realizzazione di nuovi stadi – dice il senatore Ranucci – ma contro intenti speculativi che la legge contiene».
Ranucci vorrebbe eliminare dal testo la possibilità di costruire appartamenti insieme con gli impianti e aumentare da 10 ad almeno 30 anni il limite temporale per procedere al cambio di destinazione d’uso degli edifici. In attesa del parere della V Commissione di Palazzo Madama, ieri è tornato sul tema anche il presidente Federcalcio, Abete: «Spero la legge si sblocchi, anche per attrarre investitori stranieri».