Poco gravi ma troppi: i guai muscolari non si arrestano da inizio stagione. Con l’Udinese il boemo dovrà «inventarsi» un terzino sinistro e forse rinunciare a capitan Totti. Ma la situazione va analizzata dal principio. Su 26 giocatori in rosa, 18 si sono già fermati almeno una volta per i più svariati motivi. E se i problemi accusati dai vari Lobont, Osvaldo e Totti sono di natura traumatica e quindi frutto del caso, l’elenco degli infortuni muscolari fa paura se si pensa che finora la Roma ha giocato appena sette partite, senza coppe di mezzo. Si contano 17 casi tra lesioni di fibre, problemi ai tendini e risentimenti vari. I carichi pesanti degli allenamenti di certo non aiutano. Tra doppie sedute e gradoni, i giallorossi evidentemente stanno avendo una crisi di rigetto. Così Zemanperde i pezzi e si infuria, i medici devono sdoppiarsi e alla fine viene fuori un gran caos.
Il tecnico non ha nascosto il suo disappunto finora: non si capacita di questa lunga serie di infortuni, «le mie squadre non ne hanno mai avuti» va ripetendo da settembre, e spesso chiede ai dottori di forzare i recuperi. Dall’altra parte lo staff sanitario è convinto che la gestione sarebbe più semplice con qualche allenamento in meno. Ieri è intervenuto il responsabile Michele Gemignani per fare il quadro sugli ultimi casi. «Totti – spiega – ha avuto un trauma distorsivo che ha interessato il ginocchio operato. Nessuna lesione dei legamenti, ma gli ha causato un po’ di gonfiore. Se tutto va bene lo vedremo nella rifinitura di sabato». In realtà il capitano potrebbe ricomparire prima in campo: con l’Udinese vuole esserci, dipenderà dal dolore ieri ancora forte. Intanto Zeman potrebbe recuperare Destro, che miracolosamente è riapparso in gruppo nel pomeriggio dopo un bollettino del giorno precedente da «7-10 giorni di stop».
Ma c’è di mezzo il polpaccio e si userà comunque cautela. La brutta notizia per Zeman è arrivata nella prima seduta, con l’infortunio di Balzaretti, il secondo da inizio stagione anche se all’altra coscia. «È un problema ai flessori – prosegue Gemignani – sembra una cosa di poco conto». Domani gli esami: se c’è lesione salterà almeno le prossime tre partite di fila con Udinese, Parma e Palermo. Il tour de force in una settimana non aiuterà Zeman. Sarebbe previsto un turno di riposo per Florenzi, fermo per affaticamento al flessore, ma potrebbe servire già domenica per coprire il buco a sinistra. Perché Dodò ha ripreso ad allenarsi ma è impensabile un suo impiego domenica e Taddei ha già alzato bandiera bianca per «un’elongazione al gemello del polpaccio, difficile da smaltire». In pre-allarme Marquinho, frenato anche lui da un’infiammazione tendinea. Burdisso, invece, sembra aver superato la lombalgia. Tra le cause degli infortuni, secondo Gemignani, c’è «la temperatura: il freddo umido predispone agli infortuni, è meglio giocare di giorno». E la Roma, da qui a fine novembre, lo farà solo due volte.