(F. Ferrazza) – Difficile riuscire a spegnere i riflettori sulla vicenda Zeman-De Rossi. In città, tra radio e social network non si parla d’altro. Il centrocampista si è chiuso nel più assoluto silenzio in Nazionale, lasciando che fossero i suoi compagni in azzurro a dire la loro. È Buffon a minimizzare:«Credo non ci sia nulla di sconvolgente, per una domenica l’allenatore ha deciso di tenerlo fuori. Non si sanno le reali motivazioni, ma il valore e l’apporto che riesce a dare lui prescindono da tutte le varie problematiche. Noi ce l’abbiamo e ce lo teniamo stretto». Isolato dalle polemiche anche Osvaldo, mentre Burdisso avrà modo oggi di confrontarsi con Zeman alla ripresa degli allenamenti. Dopo due giorni di riposo, la squadra tornerà a lavorare oggi a Trigoria e il difensore argentino potrà capire i motivi dell’esclusione dalla gara con l’Atalanta. Con il Brasile è invece Castan, l’altra faccia della medaglia, a ringraziare la Roma. «Aspettavo questa chiamata ed è arrivata, grazie al club giallorosso. Lavorerò sempre di più, qui e nella Roma, per ritagliarmi il mio posto ». Sul fronte societario, non molla la presa — stadio James Pallotta. «Siamo quasi pronti — le parole del numero uno romanista al Sole 24 ore — siamo alla scelta finale su tre aree rimaste. Avrà 60mila posti e sarà pronto per il 2016». Favorita Tor di Valle, non si baderà a spese.«Potremmo superare anche i 200milioni, vi sembrano programmi da azionista di passaggio?», conclude sarcastico Pallotta.