(F. Ferrazza) – Non partirà titolare, molto probabilmente, ma la prima convocazione sembra davvero a un passo dal diventare realtà. L’oggetto misterioso del mercato romanista, costretto a passare da subito più tempo in infermeria che sul campo d’allenamento, ha finalmente dato forti segnali di ripresa. Jose Rodolfo Pires Ribeiro, meglio conosciuto come Dodò, dopo aver ripreso a lavorare con i compagni da un paio di settimane per quello che riguarda l’intensa parte atletica zemaniana, ha cominciato anche a sciogliersi durante le partitelle con qualcuno di quei numeri che hanno fatto innamorare Sabatini quando l’ha visto nel Corinthians. Ieri anche un gol a cucchiaio, e poco importa che sia arrivato durante delle esercitazioni in famiglia, per Dodò ha un significato simbolico che lo rende più importante di uno realizzato in partita, perché rende la luce in fondo al tunnel meno lontana. Per questo la corsa ad abbracciare i preparatori che in questi mesi l’anno seguito, per questo la commozione sulla faccia ancora adolescenziale di questo ragazzino destinato a prendersi una maglia da terzino sinistro. Quando sarà definitivamente ristabilito, Dodò consentirà infatti a Balzaretti di spostarsi a destra, sistemando la questione sulle fasce.
A Genova, domenica sera, dovrebbe intanto tornare nella lista dei convocati. Rientrerà oggi Florenzi, reduce dal gol con l’Under21, mentre domani sarà la volta di De Rossi e Osvaldo, che dovranno affrontare Zeman. Sul fronte societario, la Roma ha stretto una partnership con Trenitalia.