(F. Ferrazza) – La conferma dell’infortunio che costringerà Balzaretti a fermarsi per un paio di settimane (lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra)sembra l’ideale rampa di lancio per Dodò. Una settimana fa Zeman ha definito il ragazzo ancora lontano da una condizione accettabile (“E’ ancora al 50%, non può scattare, non può saltare e non può girare”), per una bocciatura che suonava forse come uno stimolo per il giocatore. E il giovanissimo brasiliano ha risposto non saltando neanche una seduta di allenamento in questa settimana, prenotando prepotentemente un posto nella formazione che domani sera affronterà l’Udinese. Il tecnico boemo l’ha provato nella formazione titolare del giovedì, ma non si può dire quanto sia davvero convinto di puntare su di lui dal primo minuto. Certo che se Dodò domani dovesse giocare, la linea difensiva della Roma sarebbe sicuramente una delle più giovani mai viste da queste parti. Piris, Castan, Marquinhos, Dodò, in quattro 87 anni, per tre brasiliani e un paraguaiano. In tutto questo, buone notizie per Totti, che ieri mattina è tornato a lavorare con i compagni (la seduta del pomeriggio è stata annullata per maltempo).
Oggi si valuteranno le condizioni del capitano, con Zeman che, ospite al “Festival dell’intelligenza collettiva”, parla così di sé. «Si dice che io incuta timore, ma cerco di farmi seguire dando l’esempio. A me piace allenare giocatori sgarbati, hanno delle fissazioni che quando gliele togli sei soddisfatto».