(F. Balzani) – Nessun confronto, nessuna presa di posizione ma solo un pranzo per ribadire piena fiducia a Zeman ecercare di chiudere una volta per tutte il caso De Rossi. Il posto è sempre lo stesso, l’orario pure ma stavolta più che di mercato (come accadde a giugno) ieri Baldini, Sabatini e Zeman sono tornati sull’esclusione del centrocampista azzurro e su alcune dichiarazioni polemiche del boemo («pensano ai fatti loro, non alla squadra»). In un noto ristorante-hotel dell’Eur frequentato spesso dai due accaniti fumatori («Non posso che esserne felice» dichiara divertito il tabaccaio) dg e ds hanno confermato il pieno appoggio al tecnico assicurandogli ancora una volta carta bianca su ogni decisione che attiene la sfera tecnica e che comprende quindi anche la possibilità di punire e tener fuori i cosiddetti big. Meno piacere ai due dirigenti hanno fatto le dichiarazioni al vetriolo di De Rossi a Torino e di Zeman nel post Roma-Atalanta, ma la società non interverrà con nessun comunicato e nessuna multa.«Mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti» è stato l’unico consiglio dato da Baldini e Sabatini al boemo.
Ancora più assordante, almeno per ora, è il silenzio che arriva da Coverciano dove un De Rossi ancora scosso dall’accaduto e dalla contestazione virtuale dei tifosi ha deciso di non parlare, mentre i suoi compagni di nazionale come Chiellini invitano «a lasciarlo tranquillo». Le voci da Parigi, Manchester e Madrid intanto diventano più forti e ieri anche sul sito francese Parolesdefoot si è parlato di un’imminente offerta del Psg. Quel che trapela è che De Rossi ci sta quantomeno pensando e che la Roma non si opporrebbe alla cessione.
Un altro grande escluso ovvero Burdisso, intanto, ha risposto a Zeman alla sua maniera: mezz’ora supplementare di allenamento con Cangelosi prima della normale seduta che ha messo in mostra il talento di Dodò. Il brasiliano ieri ha mostrato numeri d’alta scuola e contro il Genoa sarà finalmente a disposizione di Zeman.