(R.Buffoni) Esonerare Zeman e mandare a monte il secondo progetto tecnico in poco più di un anno: la Roma non potrebbe commettere errore più grossolano. Non è utopia credere che i meravigliosi primi 25’ di Roma-Udinese, la grandiosa ora abbondante di Genoa-Roma e i granitici 90’ di Inter-Roma possano prendere il sopravvento sulla scena muta fatta allo Juventus Stadium, sul minuto orrido di Roma-Bologna e sul secondo tempo caotico contro Di Natale & co.
Non serve uno sforzo fideistico per scorgere i frutti del lavoro del tecnico. Guardate Lamela: il boemo sta trasformando il suo sterile talento cristallino in una macchina da gol. Perché non immaginare che lo stesso possa presto accadere con Destro, con Pjanic e magari persino con Tacthsidis? Perché scartare l’idea che pure De Rossi possa convogliare il suo enorme potenziale in un ruolo che per ora non capisce e/o non gradisce? Si faccia guidare da Totti. Ultima considerazione: il Pescara dopo 9 giornate l’anno scorso aveva 16 punti: 5 vittorie, 1 pari, 3 ko. Gol fatti 20, subiti 17. Sembra il ruolino della Roma. Poi però gli abruzzesi colsero 5 vittorie in fila, con 12 reti fatte e 2 subite senza dover ingaggiare Capello.