(F.Maccheroni) Zeman ha sempre viaggiato col bagaglio a mano: una valigetta sufficiente per un 4-3-3, integralismo e presunzione. Alla Roma, dopo Luis Enrique serviva normalità. Zeman, come pensò un anno fa Baldini, sarebbe stato perfetto nel settore giovanile. È un insegnate. Sarebbe perfetto anche al Coni, perché ama lo sport. Come allenatore di A è un disastro.
A Roma Zeman era ricordato come un eroe, ma non per i risultati: semplicemente perché aveva avuto il coraggio di urlare quello che tutti sussurravano. Quest’anno, con un organico che lui stesso ha definito straordinario, ripete gli orrori di sempre. Squadra senza difesa e fuori dai giochi dopo un mese. Alcuni giocatori richiestissimi sul mercato sono destabilizzati. Dichiarare dopo Roma-Udinese che Tachtsidis è stato il migliore in campo è un insulto all’intelligenza dei tifosi. Dire che sull’1-0 bisogna attaccare perché altrimenti non si arriva a 90 gol, è una sciocchezza. Bisogna attaccare, ma quando serve bisogna saper difendere. La classifica la fanno i punti, non i gol. Se non va via oggi, Zeman andrà via a fine stagione. Nella valigia metterà 4-3-3, integralismo, presunzione e le solite colpe degli altri.