(F. Balzani) – De Rossi finisce ancora una volta tra le riserve. È successo ieri pomeriggio nella consueta partitella d’allenamento del giovedì pomeriggio a Trigoria. Il centrocampista, non in perfetta forma per una contusione alla tibia che in mattinata gli aveva impedito di allenarsi, ha giocato da regista (il ruolo preferito) al fianco di Perrotta e Pjanic contro il centrocampo sceso in campo contro l’Atalanta formato da Bradley, Tachtsidis e Florenzi. Trio che Zeman sembra intenzionato a confermare anche a Marassi.
Chi si aspettava un De Rossi deciso a «mangiarsi» il pallone pur di far ricredere Zeman rimarrà deluso nel sapere che, forse perché menomato, Capitan Futuro ieri era lontano anni luce da quello visto in nazionale: passaggi sbagliati, errori in fase di copertura e confusione in quella di costruzione. De Rossi, insomma, è sembrato con la testa altrove (a Manchester, o a Parigi?) e neanche nel secondo minitempo in cui è stato impiegato da interno tra i titolari al posto di Bradley (uscito anzitempo per il jet-lag del volo transoceanico) ha mostrato segnali di ripresa. Anche Pjanic è stato schierato con la formazione B e probabilmente siederà affianco a De Rossi in panchina.
Di ben altro spessore è stata la prova di Osvaldo impiegato ieri al posto di Totti. Il capitano, infatti, ha svolto lavoro differenziato per un forte risentimento ai flessori della coscia sinistra e probabilmente salterà il match col Genoa. Osvaldo ha giocato accanto a Destro e Lamela prima da punta centrale poi da esterno sinistro e messo a segno tre gol uno più bello dell’altro, da applausi il secondo che ha ricordato la rete di Totti in un Roma-Torino: dribblata mezza difesa, compreso il portiere, l’italo-argentino ha evitato anche la rovesciata di Romagnoli e poi calciato con forza in rete. Una voglia di riscatto che ha fatto sorridere anche Zeman, pronto a dargli una nuova chance. […]