Zdeněk Zeman parteciperà nella tarda serata alla terza edizione del “Festival dell’Intelligenza Collettiva”, iniziativa promossa ed organizzata dalla CNA Giovani imprenditori. Il boemo, tra gli ospiti, incontrerà il maestro Nicola Piovani presso il “Teatro Palladium” di Roma. Il dibattito riguarderà il tema “L’etica della moltitudine: dalla squadra all’orchestra”.
18:25 – Nell’attesa dell’arrivo di Zeman intantoè giunto al “Teatro Palladium”. maestro Nicola Piovani.
18:35 – Arriva anche Zeman in compagnia di Catia Augelli, Responsabile della Comunicazione Corporate AS Roma.
19:32 – Il tecnico Boemo è interrogato sul concetto di leadership. Ecco le sue parole:
Zeman:”Sono il responsabile di una squadra anche fuori dal campo. Cerco di farmi seguire, oggi è più difficile perchè è un calcio piu individuale, si pensa prima agli obiettivi personali e dopo alla squadra. Nel nostro ambito dobbiamo perseguire un risultato e far divertire chi viene a vederci. Io cerco sempre d’influire, bisogna cercare di farsi seguire dando l’esempio e poi convincere il gruppo che la strada tracciata è quella giusta da seguire”.
Piovani: “Chi rispetta le regole non è un fesso..”
19:40 – Interviene nuovamente il tecnico della Roma:
“Le regole vanno rispettate, in ambito politico bisogna trovare persone che dicono “io vorrei e lo faccio” e non “io vorrei ma non posso.”
“Cerco di ricavare sempre il meglio possibile anche caratterialmente da ogni elemento. Si seguono giocatori stranieri, si segue la loro formazione e si spera che sia prima un uomo che giocatore. Mi piace piú lavorare con elementi poco inquadrabili, poco integrabili. Cerco di togliere le fissazioni prima con le buone e poi con le cattive fino a raggiungere l’obiettivo. A me piace gente da modellare, a cui insegnare qualcosa. Se ci si riesce poi è una grande soddisfazione”.
“Serve dare l’esempio alla squadra, c’è chi capisce cosa voglio e cosa devono fare chi non segue, magari aiutandolo.
Bisogna cercare di mischiare i piú bravi che devono aiutare i meno bravi a migliorare. Molti attaccanti sono più individualisti e diventano più famosi perchè fanno gol. Noi abbiamo varianti durante la partita, bisogna cercare di reagire da squadra”.
Riguardo l’armonia:
“Dipende da come ci si muove nel suo insieme. Nel calcio le liti passano subito, durano poco
Talento e allenamento:
“Talento conta molto, chi lo tratta meglio si chiama artisti. Non è detto però che 11 artisti battano 11 artigiani. Chi ha di piu è avvantaggiato, ma bisogna lavorare e cercare di migliorarsi ancora”.
Riguardo l’innovazione:
“A me piacciono i contatti diretti, guardo negli occhi. Già odio il telefono”.
Soluzioni possibili per far rinascere il paese:
“In tanti non si rendono conto, al momento sembra non interessare. Speriamo che quando tutti lo faranno, facciano di più. Bisogna fare e non dire ‘io non posso’ “.
Poi il Boemo si lascia andare anche in una battuta:
“Uso la macchina ecologica per quanto inquino con il fumo”
20:05 – E’ terminato il dibattito.
A cura di Redazione GazzettaGialloRossa.it