Attuale opinionista Sky, ed ex giocatore di entrambe le compagini, Alberto Di Chiara, ha detto le sua sul momento di Roma e Parma e su tanti altri temi del momento. Queste le sue parole:
Su Parma-Roma?
“Secondo me il Parma è avvantaggiato sotto tutti i punti di vista: ha molto da perdere, gioca in casa e probabilmente al Tardini si troverà un ambiente meteorologicamente pesante. Questo giova di meno alla Roma che tecnicamente parlando è superiore. Il Parma gioca bene, e i giallorossi hanno caratteristiche meno fisiche rispetto ai ducali che si sono dimostrati una squadra molto concreta e cinica”.
Su Donadoni?
“Si adatta molto bene all’ambiente. Parma ha bisogno di avere un allenatore con queste caratteristiche, e se vengono i risultati in un ambiente come questo, con un allenatore così, penso che sia il connubio diretto”.
Su Zeman?
“Dopo la scelta di Luis Enrique lo scorso anno, la dirigenza è andata un po in contrapposizione con le sue scelte. Con lo spagnolo, si era tentata un operazione che non è andata benissimo e che non aveva assicurato continuità. Scegliendo Zeman, si è andati a prendere un allenatore che ha nel suo punto debole proprio la continuità…”.
Come si spiega il momento giallorosso?
“La Roma deve cercare di entrare un pochino di più nella mentalità del suo allenatore. Con Zeman bisogna correre tanto per non far saltare gli equilibri, ed è chiaro che è un gioco rischioso, perché alcune volte fare tanti gol non basta”.
Su De Rossi?
“E’ un discorso difficile: De Rossi è l’anima di questo centrocampo e di questa squadra, e credo che la gestione di Daniele e di Osvaldo, da parte di Zeman, non sia stata il massimo. L’importante con i giocatori è parlarci direttamente. Zeman non fa dell’ipocrisia il suo credo, penso che sia importante prima di tutto formare un gruppo compatto”.
Su Dodò?
“La sua prova è stata positiva. Questi giocatori sono bravi nelle corsa, ma fanno fatica e perdono lucidità per recuperare palloni. Questo è successo alla Roma contro l’Udinese. Il brasiliano è comunque un giocatore su cui contare per il futuro”.
Sulle parole di Montella?
“Poteva essere un oggetto di continuità e la scelta giusta visto che la Roma lo aveva portato dal settore giovanile alla prima squadra. Non so cosa sia successo: magari dopo Luis Enrique la Roma aveva bisogno di un personaggio e questo ha portato a Zeman e alla discontinuità di risultati. Montella è un allenatore valido che è capitato a Firenze nel momento giusto”.
La favorita per lo scudetto?
“La Juventus è la squadra con la rosa e il gruppo più compatto. Il discorso degli aiuti con il Catania, è stato abbastanza clamoroso, ma i bianconeri al di là di questo, non hanno grandi rivali”.
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Fonte: La città nel pallone, RadioIes